Dal Tar nessuno stop al cantiere della base Usa
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fonte:
- Il Gazzettino
La rabbia di Albera: «Una decisione inaccettabile». Variati: «Risposta deludente ma non inattesa»
(e.s.) Nessuno stop al cantiere della nuova base Usa. Il Tar del Veneto ha respinto ieri la richiesta di sospensione dei lavori al Dal Molin firmata Legambiente e sottoscritta da Comune di Vicenza e Coordinamento dei comitati. Giancarlo Albera, che già aveva percorso la strada del tribunale amministrativo con il ricorso di Codacons, è tornato quindi da Venezia con una nuova delusione e tanta rabbia. Il Tar ha motivato la sua ordinanza spiegando che la nuova base è da considerare a tutti gli effetti opera di difesa nazionale e che la Via non sia dovuta in quanto il procedimento è iniziato quando ancora era in vigore la vecchia normativa (DPCM 10 agosto 1988 n 377); ha ricordato inoltre il punto dell’art. 1 della Direttiva 2003/35/CE laddove stabilisce che “gli Stati membri possono decidere, dopo una valutazione caso per caso se così disposto dalla normativa nazionale, di non applicare la direttiva a progetti destinati a scopi di difesa nazionale, qualora ritengano che la sua applicazione possa pregiudicare tali scopi”.
“Un pronunciamento che grida vendetta, sconvolgente e inaccettabile: i giudici sono addirittura andati oltre le tesi dell’Avvocatura di Stato – ha commentato Albera di fronte alle motivazioni – Come al solito i rischi ambientali sono stati volutamente ignorati. C’è amarezza perché ci sentiamo presi in giro; tuttavia non ci eravamo fatti illusioni e il ricorso proseguirà entrando nel merito”. Può sorridere invece il commissario straordinario del Governo Paolo Costa: “L’ordinanza ci incoraggia ad andare avanti sulla strada seguita sinora che, mi permetto di dire, rappresenta la migliore composizione degli interessi nazionali e locali auspicata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua ultima visita a Vicenza”. Di tutt’altro avviso il sindaco Variati: “E’ una risposta deludente e tuttavia non inattesa – ha spiegato il primo cittadino – La Via sarebbe stata opportuna, intelligente e giusta nei confronti della comunità locale. Ma sono tre aggettivi che non fanno rima con il modo con cui è stato è imposto alla città, fin dal principio, il progetto Dal Molin”.
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