3 Marzo 2011

Dal blocco dell’autostrada alla class action

 
Porto San Giorgio “Noi non molliamo la presa”. I negozianti favorevoli alla liberalizzazione, forti dei 90 timbri di attività commerciali protocollati in Comune, si aggrappano alla determinazione del primo cittadino Andrea Agostini, da sempre favorevole alle domeniche aperte, e alla disponibilità al colloquio dell’assessore regionale Antonio Canzian. Insomma i commercianti sono per la risoluzione bonaria della questione. Vorrebbero la possibilità di lavorare anche di domenica.
Ma se così non sarà, sono disposti ad acuire lo scontro con manifestazioni di piazza davanti alla sede regionale o con il blocco dell’autostrada. Parallelamente i commercianti hanno bussato anche alla porta delle associazioni dei consumatori. E una boccata d’ossigeno è arrivata dal Comitas della Codacons che ha messo a disposizione uno studio legale maceratese per intavolare una class action contro la Regione. Ad Ancona, il commercio è disposto anche a chiedere un risarcimento danni per mancato guadagno.
“Con la crisi in atto – fa sapere Monica Ferracuti, a capo dei firmatari della petizioni pro domeniche aperte – bisogna cogliere l’occasione al volo. Noi vogliamo lavorare di domenica già da questo mese. Anche a noi piacerebbe stare a spasso o rimanere a casa nei festivi. Ma la situazione economica attuale non ce lo permette. Ed allora spingiamo sull’acceleratore per rimanere in negozio. E poi bisogna sottolineare che la nostra non è assolutamente una imposizione. Vorremmo solo che venisse data la possibilità, a chi vuole farlo, di lavorare. Le tendenze all’acquisto sono cambiate e molte famiglie hanno a disposizione, per fare shopping, solo la domenica. Quindi il nostro lavoro diventa anche un servizio”.

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