2 Ottobre 2013

Dai commercianti strategia anti Iva «Prezzi bloccati»

Dai commercianti strategia anti Iva «Prezzi bloccati»

BARI – Nessun aumento dell’ Iva a carico dei consumatori. I commercianti baresi fanno quadrato e promettono di non ritoccare i prezzi, nonostante l’ incremento dal 21 al 22 per cento sull’ Iva, imposto dal governo. «Non vogliamo aggravare ancora di più la situazione di crisi in cui si trova il settore e non vogliamo fare pesare questa tassa sui cittadini», spiega Christian Bergamasco, presidente dell’ associazione Borgo Murattiano. Dello stesso parere anche Giuseppe Margiotta, rappresentante di Unimpresa. «In questa fase non abbiamo nessuna intenzione di aumentare i prezzi – spiega – parlo sia dei negozi di abbigliamento sia dei prodotti venduti nei bar. Speriamo che il governo riveda questa decisione e riporti l’ Iva al 21 per cento». I costi in più quindi li sopporteranno gli stessi commercianti. E ieri diverse attività nel Murattiano, il centro di Bari, hanno affisso cartelli con la scritta «Non abbiamo aumentato i prezzi nonostante l’ incremento dell’ Iva». «Per ora – aggiunge ancora Benny Campobasso, rappresentante della Confesercenti Bari – tutto resterà invariato. Poi vedremo quale sarà la situazione con il cambio estivo». Secondo un’ indagine della Cgia di Mestre in Puglia l’ aggravio medio annuo sarà di 66 euro per circa un milione e 577mila famiglie. La provincia dove l’ incremento sarà maggiore sarà quella di Bolzano con 135 euro all’ anno in più. Dati diversi quelli diffusi dal Codacons che annuncia una «stangata» per i consumatori pari a 209 euro all’ anno per una famiglia di 3 persone, 279 euro per una famiglia di 4 persone e fino a 349 euro per un nucleo di 5 componenti. Si stima inoltre una riduzione nei consumi pari al 3 per cento. «Per questo – spiega il Codacons – rivolgiamo oggi un appello a commercianti e alla grande distribuzione della regione: bloccate i prezzi fino al 31 dicembre, senza applicare ai listini la nuova Iva e senza rincari. Solo così infatti, in assenza di un decreto che cancelli l’ incremento dell’ aliquota, sarà possibile annullare gli effetti dirompenti che la nuova Iva avrà sui consumi – conclude l’ associazione – e il mondo del commercio eviterà una strage di piccoli negozi, destinati a scomparire per effetto dei minori acquisti da parte dei cittadini». Samantha Dell’ Edera RIPRODUZIONE RISERVATA @OREDROB: #SDELLEDERA %@%
samantha dell’ edera

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