13 Luglio 2018

Da oggi le nuove regole Scommesse, spot vietati

Il decreto Dignità con la contestata norma sullo stop alla pubblicità per giochi e scommesse sarà pubblicato nelle prossime ore sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento ha ottenuto ieri la «bollinatura» della Ragioneria dello Stato e soprattutto la firma di Mattarella. Dunque, siamo ormai vicini all’ entrata in vigore (che avviene appunto il giorno stesso o il giorno dopo della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale). Anche se il decreto dovrà essere poi convertito in legge da Camera e Senato entro 60 giorni. Per questo, continua il pressing di istituzioni sportive e società – in particolare di calcio e pallacanestro – per poter cambiare il testo. Nell’ ultimo consiglio nazionale del Coni era stato Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, a chiedere un ripensamento per evitare gravi danni per i club. COPERTURE Ma il vicepremier Luigi Di Maio e la maggioranza vanno avanti ritenendo il divieto uno strumento fondamentale nella lotta alla ludopatia. Ieri sono state annunciate le coperture per i mancati introiti per lo Stato provocati dalla prevista riduzione del gettito per l’ erario (148 milioni per il 2018 e 198 per il 2019). Ci sarà infatti un aumento del prelievo erariale unico dello 0,25 per cento delle tasse su slot machine e videolotterie. Quanto alle multe, chi violerà le regole dovrà pagare il 5 per cento della sponsorizzazione o comunque almeno 50mila euro. I tempi della discussione in Parlamento dovrebbero essere stretti: l’ obiettivo del Governo è di arrivare in aula a Montecitorio il 24 luglio, per poi votare nelle 48 ore successive e proseguire l’ iter al Senato. ROMA E LAZIO A creare un po’ di incertezza c’ è poi la tempistica per rendere operative tutte le nuove disposizioni. Fra l’ altro, proprio in questi giorni, la Roma ha concluso un contratto di tre anni (con opzione per il quarto) con un’ azienda del settore scommesse, la Betway, che vestirà Dzeko e compagni in allenamento. In un’ intervista al «Fatto Quotidiano», Di Maio aveva parlato addirittura di «contratti nulli» se sottoscritti dopo la decisione del Consiglio dei ministri. Il testo dell’ articolo 9, parlando dei contratti in essere, parla della loro validità «fino alla loro scadenza e comunque per «non oltre un anno dalla data di entrata in vigore del decreto» . In pratica, un modo per consentire a tutti coloro che saranno pesantemente svantaggiati dal provvedimento, di trovare risorse sostitutive nei prossimi 12 mesi. Il club giallorosso non interviene ufficialmente nella vicenda, ma filtra una ricostruzione: l’ accordo è precedente al varo della norma da parte del Governo ed è arrivato dopo una lunga trattativa, durata mesi, che ha avuto come interlocutori anche altre aziende del settore. Resta il problema della durata del contratto. INTERPRETAZIONI Sulla stessa lunghezza d’ onda c’ è pure la Lazio, che però non ha ancora ufficializzato l’ accordo con un’ azienda del settore: tutto è avvenuto prima del Consiglio dei ministri. Diversa la posizione presa dal Codacons. In un comunicato il presidente Carlo Rienzi ritiene che i contratti di Roma e Lazio «decadranno automaticamente» e che «gli accordi presi con le società delle scommesse sono a tutti gli effetti nulli». Nelle prossime ore si dovrebbe chiarire meglio la situazione. Ma l’ impressione è che la «battaglia interpretativa» sulle norme non finirà tanto presto.
andrea pugliese

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