Da oggi accesi 12 photored: tolleranza zero con il rosso
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fonte:
- Quotidiano di Puglia
Tolleranza zero a chi passa con il rosso. Photored a Lecce lungo i viali, scatta l’ora X. Sono attive da oggi le 12 telecamere per la rilevazione elettronica delle infrazioni per il mancato rispetto del segnale rosso e della segnaletica orizzontale posizionate in 6 dei più importanti incroci della città Dopo settimane di annunci, Palazzo Carafa accende gli occhi elettronici su alcuni incroci della città con l’obiettivo di rendere più sicura la circolazione stradale in tratti urbani ritenuti particolarmente pericolosi e trafficati, e che per questo saranno monitorati h24 in entrambi i sensi di marcia. E quindi, da oggi, leccesi dovranno prestare la massima attenzione se non vorranno ricevere una multa salata. Gli incroci sono stati individuati sulla base di una relazione sulla sinistrosità urbana redatta dal Nucleo Pronto Intervento della Polizia Locale. zone selezionate sono quelle dove negli ultimi anni si è verificato il maggior numero di incidenti gravi (con decessi o lesioni gravi): di questi incroci quattro sono, per così dire, vecchie conoscenze degli automobilisti. E, cioè, già dotati in passato dei dispositivi, mentre per due incroci i photored sono novità assolute. Nello specifico tornano a essere monitorati, dopo un periodo di “buio”, gli incroci di viale Rossini con vie Merine e Regina Elena; viale Giovanni Paolo II con via Pietro Cavoti e via Giovanni Stano; viale Ugo Foscolo con via Gaetano Argento; viale Grassi con via Lequile (i photored sono stati dismessi nel 2018). Le novità, invece, sono le telecamere all’altezza dei semafori di viale Grassi con via Massaglia e via Monteroni, viale Grassi con via Vecchia Carmiano. dispositivi sono attivi già da mezzanotte anche se l’entrata in vigore del coprifuoco (dalle 22 alle 5) ha limitato già da qualche mese gli spostamenti notturni, possibili solo in casi di necessità. Come detto, i photored serviranno a pizzicare con uno scatto coloro che violano l’articolo 146 del Codice della strada, ovvero gli automobilisti che non rispetteranno il segnale rosso del semaforo e la segnaletica orizzontale. Guerra agli automobilisti “distratti” quindi, ma anche ai furbi. nuovi occhi elettronici rileveranno non solo il transito nella direzione di marcia con il semaforo rosso, ma anche il cosiddetto “cambio di corsia”. Ovvero, tutti coloro che saltano la fila delle auto incolonnate al semaforo per attraversare l’incrocio in maniera lineare approfittando di corsie destinate alla svolta. Un’abitudine molto diffusa tra gli automobilisti e che da oggi potrebbe costare caro: l’infrazione prevede una sanzione di 42 euro (29,40 euro se pagata entro 5 giorni dalla notifica) e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida. Il conto alla rovescia per l’attivazione dei dispositivi è stato accompagnato da una serie di polemiche non solo da parte dei consiglieri di opposizione, secondo cui il Comune avrebbe dovuto rimandare l’attivazione delle telecamere «considerato il difficile momento che le persone stanno attraversando per via della crisi economica causata dalla pandemia», ma anche dalla stessa maggioranza di governo di centrosinistra. tutti, gli esponenti del Pd secondo cui ci sarebbero state delle incongruità tra la motivazione presentata dalla Polizia locale – ovvero quello ell’incidentalità la scelta degli incroci da monitorare. Un confronto che è andato avanti per settimane in commissione Traffico che, sul tema, si riunirà nuovamente tra 3 mesi per valutare i risultati degli impianti di controllo. l’attivazione delle telecamere anche alcune associazioni di categoria tra cui il Codacons, convinto che la nuova operazione servirà solo a «recuperare ri- finanziarie dalle tasche degli automobilisti che ormai sono il bancomat preferito di ogni amministrazione». Diversa la posizione del Comune. L’assessore alla Polizia Locale, Sergio Signore, ha più volte ribadito come «questi dispositivi serviranno a rendere più sicuri sei incroci pericolosi in città fungendo da deterrente per quei pochi che guidano in maniera poco sicura, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Per i primi tre mesi monitoreremo l’attività dei photored su questi sei incroci, poi valuteremo sulla base dei dati se impiegarli su altri.
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