18 Aprile 2017

Cuneo, rampa di un viadotto crolla sull’auto dei carabinieri. Vivi per miracolo

Cuneo, rampa di un viadotto crolla sull’auto dei carabinieri. Vivi per miracolo

Gli
agenti stavano effettuando un posto di blocco proprio sotto la
struttura sulla tangenziale di Fossano quando l’hanno sentita cedere.
Aperta commissione d’inchiesta interna. Chiamparino: rischi non
accettabili

Fossano (Cuneo), 18 aprile 2017  – E’ successo ancora, dopo i cavalcavia della A14 e quello in Brianza costati la vita a tre persone, una rampa di collegamento di un viadotto è crollata, ma questa volta fortunatamente senza far vittime. E’ successo nella tangenziale di Fossano, nel Cuneese. La struttura è crollata improvvisamente sulla strada sottostante, via Marene, distruggendo un’auto dei carabinieri, ferma lì per un posto di blocco.

I militari, avvertiti dagli scricchiolii, hanno fatto appena in tempo a mettersi in salvo. La polizia locale, per precauzione, sta lavorando alla chiusura totale della tangenziale.

“Siamo due miracolati”, dicono il carabiniere di 25 anni e il maresciallo aiutante di 55, entrambi in servizio presso la stazione di Fossano. Sotto choc, i due militari sono stati visitati dal 118 sul luogo del crollo. Sul posto, per sincerarsi delle loro condizioni, il comandante della stazione di Fossano, maggiore Danilo Barbabella.

COMMISSIONE D’INCHIESTA – Il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, ha istituito nell’immediato una commissione d’inchiesta interna per accertare cause e responsabilità, presieduta dal generale dei carabinieri Roberto Massi, direttore della Tutela Aziendale di Anas, e composta da due ingegneri strutturisti ed esperti di tecniche costruttive. Anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta predisponendo l’istituzione di una commissione ispettiva di esperti del dicastero.

CHIAMPARINO – “E’ solo per un puro caso che nel crollo del ponte sulla tangenziale di Fossano non ci siano state vittime e feriti, ma solo danni materiali. Non è assolutamente accettabile che costruzioni che hanno poco più di 25 anni possano esporre a questi rischi la popolazione”. E’ quanto affermano il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino e l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Balocco. Chiamparino e Balocco chiedono, quindi, che “Anas, azienda che aveva realizzato l’opera, fatte le dovute indagini sulle cause di questo specifico evento, estenda le verifiche di sicurezza a tutte le strutture del Piemonte costruite con caratteristiche simili, in modo da fornire una ragionevole certezza che tali episodi non possano verificarsi di nuovo, magari con esiti – concludono – che potrebbero essere tragici e che questa volta, per mera fortuna, non si sono verificati”.

SALVINI – “L’#Italiacrolla, non vedo l’ora di poterla ricostruire. P.s. È ora che chi sbaglia finisca in galera!”, ha scritto su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini commentando il crollo del ponte sulla tangenziale di Fossano.

CODACONS – “Si tratta di un incidente gravissimo, che segue di poche settimane un analogo cedimento registrato sull’A14 – afferma il presidente Carlo Rienzi -. È inaccettabile che in Italia ponti e viadotti crollino con una frequenza tale da rappresentare un potenziale pericolo per l’incolumità degli utenti delle strade. La magistratura deve chiarire le responsabilità dietro il crollo del ponte di Fossano, indagando a 360 gradi, e per questo chiediamo alla procura di procedere per la fattispecie di attentato alla sicurezza dei trasporti”. “Già nel 2012 il Codacons aveva chiesto al Ministero dei Trasporti di attivarsi per imporre agli enti proprietari di ponti e cavalcavia controlli straordinari, finalizzati ad accertare la stabilità dei tratti sopraelevati e garantire la sicurezza delle strade – prosegue Rienzi – Purtroppo nessuno ci ha dato retta e se le istituzioni e gli enti gestori delle strade avessero accolto le nostre richieste, forse oggi non si registrerebbe questa incredibile sequenza di cedimenti”.

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