Secondo i dati resi noti oggi da Eurostat, il debito pubblico italiano nel primo trimestre del 2013 ha sfondato quota 130% del Pil (130,3%) ed è il più elevato d’Europa, secondo solo a quello della Grecia.
Per il Codacons questi dati dimostrano che quanto sta immaginando di fare il Governo su Imu ed Iva non solo è decisamente insufficiente, ma la tempistica è francamente incompatibile con l’urgenza di migliorare il rapporto Debito/Pil puntando più sulla crescita che non su manovre lacrime e sangue che finiscono per peggiorare il gettito delle tasse maggiorate.
Ecco perché si spera che dal vertice tecnico della maggioranza di Governo oggi venga una decisione definitiva, considerato che l’abolizione di Imu ed Iva è meno dell’1% di quello che si dovrebbe fare nell’immediato per ridare capacità di spesa alle famiglie italiane e rilanciare i consumi.
Si tratta di un risparmio pari ad appena 225 euro a famiglia, considerato che l’Iva è un mancato aumento. Una cifra annullata dal mero aumento del costo della vita, nonostante l’inflazione sia attualmente relativamente bassa.

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