25 Novembre 2008

CRISI ECONOMICA, LE PROPOSTE DEL CODACONS: BLOCCO DEI PIGNORAMENTI

ECCO COSA IL GOVERNO DEVE FARE PER CONSENTIRE RISPARMI PARI A 1.000 EURO ANNUI A FAMIGLIA SI AL BLOCCO DELLA TARIFFE, MA SOLO IN CASO DI AUMENTI

Il Codacons da anni si batte per la liberalizzazione dei saldi. Ma Berlusconi, nel corso della riunione di ieri, ha sondato sull’argomento industriali, commercianti, esercenti e artigiani, senza sentire la necessità di convocare a Palazzo Chigi, tra le parti sociali, anche le associazioni dei consumatori. Una contraddizione evidente visto che nella liberalizzazione dei saldi le parti in causa sono solo due: commercianti e consumatori. Visto che il Premier ha dichiarato: "Siamo pronti ad accettare consigli" e che la riuscita del piano anti-crisi dipenderà dalla collaborazione di tutti, il Codacons chiede di essere convocato dal Premier per avanzare le seguenti proposte anti-crisi, che consentirebbero un risparmio annuo pari ad almeno 1.000 euro a famiglia:

  • • Si al blocco delle tariffe, ma ovviamente solo in caso di aumenti, visto che per luce e gas ci si attende finalmente una discesa delle bollette. Inoltre è importante bloccare tutto, non solo ferrovie e autostrade, ma anche canone rai, telefonia, trasporto pubblico locale, acqua, rifiuti…
  • • Piano mutui che, come per il blocco degli sfratti, preveda anche un blocco temporaneo dei pignoramenti
  • • Taglio delle accise sui carburanti pari ad almeno 8 centesimi di euro al litro.
  • • Eliminazione degli extra-costi dalle bollette elettriche
  • • Banche. Riduzione delle varie imposte di concessione governativa e di bollo
  • • Stop alle tasse sulle tasse, come l’Iva sulla tassa rifiuti
  • • Liberalizzazione dei saldi tutto l’anno
  • • Liberalizzazione delle vendite sottocosto
  • • Apertura libera dei negozi, anche 24 h su 24
  • • Triplo prezzo sull’ortofrutta (origine, ingrosso e dettaglio)
  • • Rafforzamento poteri delle autorità esistenti (Antitrust, Agcom, Mr prezzi ecc.);
  • • Definizione “prezzo anomalo”
  • • Apertura immediata della vendita di carburanti presso grande distribuzione
  • • Benzacartelloni anche in città
  • • Vendita diretta produttore-consumatore in ogni comune
  • • Riduzione Iva di alcuni prodotti per raffreddare inflazione, a cominciare dall’Iva sul gas.
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