Crisi/ Codacons: Spread a livelli luglio 2011, adesso giù tasse
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fonte:
- TM News
Roma, 10 gen. (TMNews) – Lo spread torna a livelli di un anno e mezzo fa. Scendendo sotto quota 270, a 267 punti, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è arrivato ai minimi da luglio 2011. Per il Codacons “adesso devono scendere le tasse”. Se si considera, infatti, spiega l’ associazione dei consumatori, che le manovre e le tasse introdotte dal governo Monti sono state fatte in primo luogo per via dello spread superiore a quota 500 e per la necessità di rendere sostenibile l’ onere del debito pubblico, ora che lo spread è tornato a livelli accettabili almeno parte di quei soldi andrebbero restituiti ai cittadini”. “Quantomeno – aggiunge il Codacons – andrebbe ridistribuita la ricchezza, considerato che dallo spread a 500 punti c’ è chi, come le banche, ci hanno guadagnato e chi, come quelli che hanno pagato l’ Imu sulla prima casa, ci hanno rimesso”. Insomma, “il ceto medio e basso è stato tartassato anche per poter far guadagnare interessi superiori al 6% a chi i soldi li aveva o se li era fatti prestare dalla Bce all’ 1%. Se a questo si aggiunge che le banche se li erano fatti dare per rimetterli in circolo e che invece se li sono tenuti per guadagnare sui Bot con tassi alle stelle, ecco che il quadro si completa. Anche oggi i dati di Bankitalia confermano il calo dei prestiti delle banche, che evidentemente preferiscono continuare a speculare invece di investire in famiglie ed imprese”. Il Codacons chiede, quindi, al nuovo governo, come primo provvedimento, “di intervenire a favore dei clienti delle banche cominciando ad eliminare balzelli assurdi come la commissione di istruttoria veloce e la commissione disponibilità fondi che hanno fatto rientrare dalla finestra le vecchie illegali commissioni di massimo scoperto”
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