20 Maggio 2007

Crescono le truffe in Internet Attenti alle false e-mail delle Poste

Il Codacons mette in guardia

Crescono le truffe in Internet Attenti alle false e-mail delle Poste

La truffa più nuova arriva via etere. La vecchietta raggirata dal falso tecnico dell`Enel è ormai roba quasi da antiquariato nel catalogo dei reati, perché i malviventi si sono attrezzati e adesso puntano soprattutto al meraviglioso mondo di Internet, altro che porta a porta con tutti i rischi che seguono e spesso magri bottini: un campo da arare che offre possibilità incredibili con turlupinature da migliaia di euro, tant`è che le truffe al computer hanno avuto un aumento esponenziale e l`inevitabile corollario di decine di denunce alla Polizia postale da parte di persone che hanno vissuto la disperante esperienza di ritrovarsi con il conto in banca o in posta “alleggerito“. Lo afferma il Codacons che mette in guardia soprattutto i più recenti adepti di Internet in costante aumento: il computer ormai è uno strumento che trova posto in tutte le case, quasi come la televisione, ma non tutti sono ancora navigati abbastanza da fare attenzione alle decine di e-mail che arrivano quotidianamente, alcune – molte – trabocchetti per ingenui. Che sono tanti, anche per via del fatto che la rete delle reti è ancora un terreno sconosciuto ai più. Fatto sta che da almeno un paio di settimane stanno arrivando a decine false e-mail di Poste italiane, nelle quali si chiede la verifica dei dati anagrafici dando per scontato che il destinatario abbia un conto aperto. E chi ce l`ha può essere a rischio di cadere in trappola se non è accorto abbastanza da sapere che la truffa può arrivare via Internet e che in questi casi vale la pena, se si hanno dubbi, di telefonare direttamente alla propria agenzia di Poste italiane. Ma molti clienti spaventati dalla minaccia (“L`inserimento dei dati alterati – si legge nella falsa e-mail – può costituire motivo di interruzione del servizio, oltre a costituire reato penalmente perseguibile“) e ingannati dalla pagina identica a quella delle Poste o della propria banca, incauti, rispondono: “Un vero e proprio cavallo di Troia perché quando clicchi su quel link – spiega il Codacons – e fornisci i tuoi dati anagrafici, in realtà dai informazioni al “nemico“ che a questo punto ha tutto quello che gli serve per far scattare la truffa. Succede così che con i tuoi dati può accedere al tuo conto e attingervi a piacere“. Come difendersi? Codacons consiglia di non rispondere mai a e-mail provenienti da indirizzi sconosciuti (conta l`indirizzo non il nome) e non aprire i loro allegati. Seconda raccomandazione: non accedete a siti a voi noti cliccando da un indirizzo elettronico ricevuto via e-mail.

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