Cresce la protesta contro il depuratore: spedizione a Roma
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fonte:
- Gazzetta di Mantova
Cresce la protesta dei comitati contro il progetto di realizzazione del depuratore del Garda. Dopo che i parlamentari bresciani hanno disertato la tavola rotonda organizzata sabato, si organizza la controffensiva. Le diverse anime della protesta – che dal 9 agosto con un presidio permanente davanti al Broletto di Brescia si oppone alla nomina del commissario e alla scelta di realizzare i depuratori del Garda a Montichiari e Gavardo, con scarico nel fiume Chiese – organizzano la spedizione a Roma. Giovedì alle 11.30 è in programma l’audizione dei comitati alla Commissione Ambiente della Camera. Un risultato «ottenuto grazie all’appoggio dei deputati Alberto Zolezzi e Rossella Muroni, guarda caso non bresciani – sottolinea Marco Apostoli, uno dei punti di riferimento del presidio -: ancora una volta i rappresentanti del nostro territorio non hanno mosso un dito». Ma non è finita. E’ di ieri la notizia delle valutazioni del Comitato di legislazione che ha definito «lacunosi i motivi della nomina del commissario (il Prefetto Attilio Visconti) e senza i crismi dell’urgenza». Il Codacons presenta pertanto esposto in Procura della Repubblica per la verifica dei presupposti relativi alla realizzazione dell’opera. «Il bacino idrografico del Chiese – riferisce la Federazione delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo lago d’Idro – che è altra cosa rispetto al bacino del lago di Garda, per sua natura non deve e non può essere coinvolto in questa situazione che lo vorrebbe quale corpo ricettore di questa ristrutturazione della depurazione, ovvero non ne deve in alcun modo pagare le gravissime conseguenze ambientali».
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