CREDITO CONSUMO: CASPER, IN 2010 DEBITO PRO CAPITE DI 1.864 EURO
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fonte:
- Adnkronos on line
INDEBITATA (2.630 EURO)
Roma, 20 set. (Adnkronos) – Ogni cittadino italiano ha contratto
finora prestiti per una media annua pari a 1.864 euro, con punte che
arrivano anche a 2.630 euro in Sardegna. A lanciare l’allarme e’
Casper (costituito da Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e
Unione nazionale consumatori). Pochi giorni fa, si ricorda in una
nota, era stata Bankitalia a lanciare l’allarme. Oggi un nuovo studio
sui debiti degli italiani viene da dal Comitato contro le speculazioni
e per il risparmio e analizza le differenze esistenti fra le varie
regioni sotto il profilo del credito al consumo.
Questo settore, si sottolinea, ha subito un vero e proprio boom
negli ultimi anni, principalmente a causa della forte perdita di
potere d’acquisto dei cittadini dovuta alle speculazioni sui prezzi
verificatesi nel nostro paese, cittadini che sono stati cosi’
costretti a indebitarsi anche per le spese sanitarie o per i viaggi.
Nel 2010 il credito al consumo ha fatto registrare un lieve
rallentamento, fermandosi a quota 110 miliardi di euro. Un dato che,
secondo Casper, ”non puo’ generare alcun ottimismo: gli italiani sono
oramai al collasso e non hanno piu’ i soldi per contrarre ulteriori
prestiti”. Nonostante tale flessione, il debito procapite
rimane elevato: ogni cittadino italiano ha contratto finora prestiti
per una media di 1.864 euro. Interessanti sono le differenze tra le
diverse regioni che emergono dallo studio realizzato da Casper. I
cittadini piu’ virtuosi sono quelli del Trentino Alto Adige, che hanno
fatto ricorso al credito al consumo per soli 990 euro a testa. I piu’
indebitati sono i consumatori della Sardegna, regione nella quale il
credito al consumo raggiunge quota 2.630 euro procapite.
Le associazioni aderenti a Casper ricordano la manifestazione
nazionale che si terra’ il prossimo 23 settembre a Roma, Salerno,
Foggia e Catania. Nella capitale, alle ore 11,30 davanti la sede
dell’Antitrust, i consumatori daranno vita ad una ‘pomodorata’,
rendendo gli speculatori bersaglio di lanci di pomodori, come forma di
protesta simbolica contro i responsabili dei rincari speculativi dei
prezzi che hanno determinato l’impoverimento degli italiani.
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