19 Aprile 2011

Crac Parmalat, il tribunale assolve gli istituti: niente aggiotaggio

Le banche brindano
 

ROMA – Tutte assolte. Le quattro banche accusate di aggiotaggio per il crac della Parmalat non furono complici di Calisto Tanzi nel diffondere false informazioni al mercato sui bond. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano nel processo bis, respingendo così la richiesta dei pm Eugenio Fusco e Carlo Nocerino di confiscare ai quatto istituti di credito 120 milioni di euro complessivi e di infliggere a ciascuno una sanzione da 900mila euro a titolo di risarcimento. Bank of America, Citibank, Morgan Stanley e Deutsche Bank sono state assolte «perché l’ illecito non sussiste» . E per lo stesso motivo sono stati prosciolti i rispettivi manager: Paolo Botta (Citibank), Giaime Cardi (Credit Suisse), Marco Pracca e Tommaso Zibordi (Deutsche Bank) e Paolo Basso e Carlo Pagliani (Morgan Stanley). Nei loro confronti l’ accusa aveva chiesto condanne da 1 anno a 1 anno e 4 mesi, tranne che per Giaime Cardi per il quale era stato chiesto il non doversi procedere per prescrizione. Gioia e abbracci tra i legali della difesa dopo la lettura della sentenza, mentre i pm si sono allontanati in silenzio. Ma la pronuncia del tribunale di Milano è una doccia fredda soprattutto per i 30mila risparmiatori che erano rimasti beffati dall’ acquisto di bond Parmalat e che si erano costituiti parte civile, nella speranza di ottenere un risarcimento. «E’ una vergogna – tuona Carlo Rienzi, presidente del Codacons – I magistrati scendono in campo contro processi brevi e prescrizioni, appellandosi proprio a cause di valenza sociale come Parmalat e crac vari, e poi, quando si trovano a decidere su tali vicende, danno torto ai cittadini e assolvono le banche che hanno venduto carta straccia!». Per Confconsumatori, invece, non sono sconfitti «quegli associati che hanno scelto di aderire alle transazioni».

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this