28 Maggio 2019

Crac del Mercatone: ora l’ obiettivo è la cassa integrazione

ROMA PRIMA di tutto garantire il sostegno al reddito dei 1.800 dipendenti di Mercatone Uno, poi valutare bene i debiti del gruppo e infine cercare un nuovo acquirente. In questa difficile vertenza – venuta a galla due giorni fa con il fallimento della Shernon Holding (società che detiene il marchio e gestisce 55 negozi solo dall’ agosto del 2018) – l’ obiettivo primario del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, è quello di attivare al più presto la Cigs. Lo ha detto lui stesso al termine di un primo tavolo al Mise sulla vicenda, assicurando: «ce la metteremo tutta». Intanto, il prossimo passo sarà quello di incontrare – dopo domani – i fornitori e i creditori della società dichiarata fallita dal Tribunale di Milano con circa 90 milioni di debiti accumulati in 9 mesi. Il problema, infatti, non sono solo i lavoratori ma anche un indotto di 500 aziende creditrici per circa 250 milioni di euro non riscossi. PER NON PARLARE dei singoli consumatori, fra cui tantissime famiglie che rischiano di non ricevere più i mobili che hanno già pagato. Per tutelarle, le associazioni dei consumatori, come ad esempio l’ Unc e Federconsumatori, chiedono al Governo delle misure ad hoc e di essere ascoltate, mentre il Codacons propone l’ istituzione di un fondo «per rimborsare integralmente quei cittadini che hanno acquistato mobili o altri beni venduti da Mercatone, che hanno versato in anticipo il denaro senza ricevere la merce». Quello che è accaduto a Mercatone Uno «non è accettabile» per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha definito la situazione «uno schiaffo anche al Governo e al ministero dello Sviluppo Economico», visto che per due mesi la società ha preso impegni a presentare piani industriali che in realtà non sono mai arrivati. Per i sindacati presenti al tavolo le rassicurazioni arrivate dal ministro Di Maio sono positive ma non bastano. «Possiamo dirci moderatamente soddisfatti, abbiamo chiesto di intervenire immediatamente per il sostegno al reddito dei dipendenti e ci è stato garantito che ci sono i presupposti per un rapido ricorso alla Cigs», ha spiegato il segretario nazionale Uiltucs Stefano Franzoni sperando però che le dichiarazioni odierne non si fermino all’ effetto annuncio. Un altro tema è la ricerca di nuovi acquirenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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