17 Dicembre 2019

Crac bancari e finanziari, negli ultimi anni perdite per 45,4 miliardi di euro

 

I crac bancari e finanziari degli ultimi anni, tra fallimenti e liquidazioni che si sono succeduti nel nostro Paese e all’ estero, hanno trascinato nel baratro oltre 1,3 milioni di risparmiatori italiani , i quali hanno visto andare in fumo complessivamente più di 45,4 miliardi di euro investiti in azioni, obbligazioni e titoli vari, con una perdita media di 34.427 euro a risparmiatore. Lo afferma il Codacons che, con il caso di Banca Popolare di Bari , aggiorna i conti dei principali default registrati a partire dall’ anno 2000 e che hanno coinvolto le tasche degli italiani, cancellando i risparmi investiti. I crac degli ultimi anni Si parte con i casi Bipop-Carire, Argentina e Cirio che tra il 2001 e il 2002 hanno coinvolto complessivamente più di 500mila risparmiatori italiani, passando per gli scandali Parmalat (2003, 110mila investitori) e Lehman Brothers (2008, 100mila investitori), fino ad arrivare ai più recenti Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza (2016, oltre 206mila investitori coinvolti). Il conto totale per la collettività è abnorme: dal 2001 ad oggi più di 45,4 miliardi di euro di risparmi sono letteralmente andati in fumo , e solo una minima parte di tali investimenti è stata poi recuperata dai piccoli risparmiatori, con la beffa, per chi ha agito in giudizio, di dover pagare le tasse allo stato attraverso il contributo unificato. Crac Banca Popolare di Bari Il caso Banca Popolare di Bari L’ ultimo caso riportato dalle cronache degli ultimi giorni è quello della Banca Popolare di Bari che fino ad oggi ha bruciato 1,5 miliardi di euro di risparmio dei 70mila soci attraverso l’ azzeramento del valore delle azioni, e al momento non si conosce il destino dei 213 milioni di euro investiti dai piccoli risparmiatori in obbligazioni della banca. Il Codacons ha presentato oggi un esposto contro Banca d’ Italia sul caso della Popolare di Bari in cui si chiede non solo di accertare il ruolo avuto dall’ ente di controllo nella grave situazione di crisi della banca, ma anche di disporre il sequestro dell’ elenco dei debitori della Popolare di Bari, allo scopo di verificare a chi siano stati concessi prestiti, a quali condizioni e sulla base di quali requisiti.

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