21 Novembre 2021

Covid, un italiano su 10 anticipa i regali di Natale nel timore di nuove chiusure: previsto uno “shopping selvaggio” per il Black Friday

 

Il Covid fa paura agli italiani: l’avanzata dei contagi preoccupa quanto l’ipotesi di nuove chiusure proprio quando il Natale inizia già a vedersi, tra spot televisivi e luminarie accese. E allora è meglio portarsi avanti, anticipando lo shopping natalizio. Più di un italiano su dieci (14%) anticipa lo shopping di Natale con la scelta di acquistare i regali da mettere sotto l’albero più di un mese prima del solito. Questo dicono i dati diffusi dall’analisi di Coldiretti/Ixe’, che nella sua premessa spiega: «La preoccupazione dell’evolversi della pandemia e le scelte che verranno fatte per fermare la crescita dei contagi, con il green pass rafforzato, stanno condizionando i comportamenti degli italiani, dall’acquisto dei regali alla programmazione dei cenoni fino alle prenotazioni delle vacanze per le quali si evidenziano preoccupanti ritardi».

Tornando ai regali «anticipati», quale occasione migliore dell’imminente Black Friday? L’occasione, in questo caso i dati sono forniti da Codacons, sarà sfruttata eccome da 27 milioni di italiani, l’8% in più rispetto all’anno scorso: «Il 39% dei regali di Natale sarà acquistato proprio durante la settimana di sconti. Il 61% delle compere avverrà online, mentre il 39% dello shopping si concentrerà nei negozi fisici».
Cosa compreranno, e regaleranno, gli italiani per questo Natale? In testa alla classifica dei prodotti più gettonati durante il Black Friday ancora una volta l’elettronica e l’hi-tech, comparto dove il 60% circa dei consumatori è intenzionato a fare almeno un acquisto, sostiene il Codacons. Cresce l’interesse per il settore abbigliamento, calzature e accessori, che coinvolgerà il 50% dei cittadini che approfitteranno degli sconti, e quello della salute e prodotti di bellezza (20%).

Se per i regali la scelta è dunque quella di giocare d’anticipo, sul tavolo di queste settimane di panemia e di timori restano altri problemi. Il possibile cambio di colore di alcune regioni, continua Coldiretti, «condiziona le prenotazioni al ristorante per i cenoni di fine anno con il limite massimo di 4 persone per tavolo nelle regioni gialle». Dove scattano limiti per diversi aspetti della vita quotidiana, a partire dall’obbligo di indossare sempre la mascherina sia all’aperto che nei luoghi chiusi per arrivare al taglio della capienza di luoghi aperti al pubblico che scende al 50% per teatri, cinema, sale da concerto e stadi e al 35% per gli impianti sportivi al chiuso.

L’incertezza, continua l’indagine, riguarda anche 10 milioni di italiani che prima della pandemia avevano scelto di viaggiare durante le festività di fine anno per andare in vacanza o raggiungere parenti e amici. «A rischio c’è un tessuto produttivo già duramente provato – ricorda Coldiretti – che contava di ripartire dopo un Natale 2020 segnato dal lockdown e il sostanziale azzeramento delle presenze turistiche nazionali ed estere».

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