17 Giugno 2020

COVID: MINISTERO DELLA SALUTE ACCOGLIE DENUNCIA CODACONS E CONFERMA INTERVENTI SU ARBIDOL E TEST DIAGNOSTICI

 

Il Ministero della salute – Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico – ha dato pieno riscontro al Codacons che, nelle fasi dell’emergenza legata al Coronavirus, aveva richiesto accertamenti e verifiche ed una attenta e approfondita indagine sul farmaco “Arbidol”, al centro dell’attenzione dei mass media in quanto possibile rimedio nella cura del coronavirus, e su “Vivadiag Covid-19” che prevede un test rapido effettuato con una goccia di sangue per verificare in soli 15 minuti la determinazione qualitativa degli anticorpi igm e igg anti-covid-19 nel sangue umano (prelevato da vena o dal polpastrello) nel siero o nel plasma.
In particolare il Codacons aveva diffidato il Ministero verificare se il medicinale Arbidol potesse effettivamente risultare utile nella cura dei pazienti affetti da coronavirus e bloccare la commercializzazione dello stesso farmaco che risulterebbe avvenire in Italia attraverso i canali e-commerce. L’associazione chiedeva poi accertamenti sul “VIVADIAG COVID-19” il progetto dell’azienda barese ALPHA PHARMA, per comprendere la veridicità delle notizie riportate dalla stampa e la rispondenza alla realtà e la valutazione dei test effettuati prima della messa in commercio del prodotto.”
A tale richieste il Ministero, attraverso la Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico, ha risposto con una nota al Codacons, dando pieno riscontro alle segnalazioni dell’associazione e scrivendo:
“Con riferimento all’offerta di vendita online del medicinale ARBIDOL, non autorizzato in Italia, si comunica che in data 27 marzo 2020 questa Direzione, anche sulla scorta di quanto segnalato da codesta Associazione, si è attivato chiedendo alla piattaforma EBAY di rimuovere urgentemente le pagine relative all’offerta verso il territorio italiano del medicinale in quanto non autorizzato all’immissione in commercio in Italia.
Per quanto concerne il dispositivo medico diagnostico in vitro “VIVADIAG COVID-19” … questa Direzione, con la nota del 20 aprile 2020, ha fatto presente che la vigente normativa non prevede atti autorizzatori per i dispositivi medici diagnostici in vitro , contestualmente, ha rappresentato che il prodotto è registrato presso la banca dati dei dispositivi medici […] al fine di fornire a tutte le istituzioni coinvolte e agli operatori sanitari informazioni generali sui diagnostici in questione, Il Ministero della salute ha provvedute ad emanare le seguenti lettere circolari: “…Si ritiene utile far presente che tali test, qualora non marcati Ce ai sensi del D. Lgs 332/00 come dispositivi per test autodiagnostici, non possono essere usati da chi non abbia qualificazione/competenza nel merito e, pertanto, l’eventuale fornitura al pubblico generale sarebbe incoerente con la loro destinazione d’uso”.

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