Covid, il Codacons contro “Anema e Core” di Capri: “E’ una discoteca abusiva, intervenga il prefetto”
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fonte:
- Repubblica.it
Sono 35 i ragazzi messi in quarantena dopo un party avvenuto nei giorni scorsi in un locale di Licola. Si tratta di giovani tra i 18 e 20 anni riunitisi per festeggiare il compleanno di un amico diventato maggiorenne. Uno dei partecipanti è risultato positivo e sono scattate così le indagini su tutti i partecipanti: per ora l’Asl Napoli 2 Nord ne ha rintracciati 35. E’ atteso l’esito dei tamponi.
Da Licola all’altra parte del golfo, a Capri, dove il Codacons con un esposto chiede l’intervento del prefetto per “adottare i provvedimenti previsti dalla legge nei confronti dei gestori del locale “Anema e core”: mentre le discoteche di tutta Italia sono ancora chiuse e non possono aprire le sale da ballo al pubblico, a Capri la Taverna Anema e Core si è trasformata ieri in una discoteca abusiva, come dimostrano le immagini e i video apparsi in queste ore su social e web – spiega l’associazione – centinaia di persone che ballano in sala, assembrate e senza indossare la mascherina, in barba sia delle disposizioni sulle discoteche, sia delle misure anti-Covid. Una situazione che danneggia i locali da ballo che rispettano le regole e, ancora oggi, non sanno se e quando potranno riaprire, sia la salute pubblica, con evidente rischio di contagi e focolai”.
Il Codacons chiede “di adottare provvedimenti contro l’esercizio, valutando la chiusura a tempo determinando del locale e sanzioni amministrative verso i gestori”.
A collaborare con l’Asl sull’isola “ovviamente” i responsabili del Comune di Capri per mettere in campo tutte le azioni utili così come previsto dal protocollo e nell’ambito degli accordi tra Asl e Comuni quando si verificano casi di positività sull’isola.
Ieri, intanto, il bollettino dell’Unità di crisi ha segnalato 210 nuovi positivi e un deceduto. In leggera discesa il tasso di contagio al 2,82 per cento (venerdì era al 2,94 per cento). I tamponi molecolari effettuati sono 7.435. Ci sono anche altre due vittime, una risalente ai giorni precedenti. Quindici i pazienti in terapia intensiva. Per quanto riguarda i vaccini: 3.418.013 cittadini hanno avuto almeno una dose e 2.147.236 hanno ricevuto anche il richiamo.
Intanto, anche in Campania si segnalano problemi per ottenere il Green pass per chi ha avuto il Covid è una corsa a ostacoli. La Regione il primo luglio scorso ha inviato una direttiva ai tutti i direttori delle aziende sanitarie locali e ospedaliere. Dovevano individuare e far registrare gli amministratori di sicurezza che hanno il compito di accedere al sistema Tessera sanitaria e inserire le attestazioni di fine isolamento Covid.
In pratica, andava individuato un responsabile, i cui dati sono riconosciuti dal sistema, che trasmette i dati dei pazienti dalla piattaforma regionale Sinfonia a quella nazionale. Solo così il Green pass con validità di 180 giorni può essere rilasciato a chi è guarito dal virus. La comunicazione della Regione è arrivata a dopo 21 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del presidente del consiglio dei ministri che regola il rilascio delle certificazioni verdi Covid 19 e a oggi tante Asl ancora non sono in grado di garantire il servizio.
A un cittadino che è stato dichiarato guarito dall’infezione lo scorso 3 luglio, ad esempio, l’Asl di Salerno martedì scorso ha risposto così: «Per quanto riguarda il sistema Tessera sanitaria, nessun operatore del dipartimento di prevenzione ha avuto le credenziali dalla Regione per accedere e inserire le attestazioni di fine isolamento». Solo dopo due giorni il cittadino è stato ricontattato telefonicamente e gli è stato comunicato che «è tutto risolto, la procedura per l’inserimento dei dati è stata ristabilita». In realtà situazione risolta a Salerno, ma non in tutta la Campania. Dalla Regione fanno sapere che il servizio è attivo per le tre aziende sanitarie locali di Napoli e provincia, per quella di Salerno e per le aziende ospedaliere Cardarelli, Ospedale dei Colli, Santobono e Federico II. Mancano all’appello Caserta, Avellino e Benevento. Sempre la Regione assicura che i responsabili sono stati indicati e che i ritardi vanno imputati a Roma che ancora non li ha registrati. Al netto delle colpe, a un mese dall’entrata in vigore del sistema, per i vaccinati con doppia dose avere il Green pass è veloce e automatico, per chi invece è guarito dal Covid la procedura è complicata e passa tra medici di famiglia, piattaforma regionale e quella della tessera sanitaria.
Accade in tutta Italia e non fa eccezione neanche la Campania dove il governatore Vincenzo De Luca ha promosso una card vaccinale autonoma per i cittadini che hanno completato l’immunizzazione: ne saranno stampate e inviate 4 milioni. Costo dell’operazione: 3.045.010 euro. Questa è la cifra complessiva con cui è stata commissionata alla società Ermes srl, l’unica società a presentare un’offerta, la produzione delle tessere made in Campania. Vicenda che ha fatto drizzare le antenne alla Corte dei conti, sollevare dubbi al Garante per la protezione dei dati personali e alimentato il dibattito politico perché ancora non è chiaro a cosa servirà la card campana e che servizi in più darà rispetto al Green pass. «La nostra smart card è una chiave di accesso ai servizi messi a disposizione dalla Regione ed è compatibile con gli altri pass», replicano da Palazzo Santa Lucia
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