Covid e giustizia, archiviata la maggior parte delle inchieste
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fonte:
- Giornale di Brescia
Chi è intervenuto lo ha sottolineato. «Gli uffici giudiziari non sono mai stati chiusi ed hanno costantemente operato». Nel 2020 anche la giustizia ha dovuto però fare i conti con il Covid e con una pandemia che ha stravolto la quotidianità. Territorio simbolo. «É stato un anno difficile e pesante che in questo territorio ha avuto l’epicentro e che ha mietuto vittime, tanto che l’elemento simbolico che accompagnerà sempre la memoria di quanto accaduto è legato al nostro territorio, ed è quella fila di 70 mezzi militari che portavano le salme dei morti di Covid da Bergamo nei forni crematori di altre città» ha ricordato il presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Palazzo di Giustzia. Per la prima volta trasmesso in diretta tv, su Teletutto, in streaming, sul sito del nostro giornale. Una rivoluzione, anche con i tempi che si sono sensibilmente accorciati rispetto al passato, figlia della costante emergenza sanitaria. Che è stata al centro di ogni intervento. Il procuratore generale Guido Rispoli ha puntato i riflettori sulla gestione dell’emergenza Anche nel territorio di Brescia. «Non può tacersi come si levi sempre più forte la voce della popolazione che legittimamente chiede, anzi direi esige, che la magistratura requirente faccia la propria parte nell’accertamento dell’eventuale rilevanza penale di tutta una serie di vicende che si sono verificate e che vengono segnalate» ha detto Rispoli. «Nel distretto Brescia- molteplici – ha aggiunto – sono i filoni investigativi pendenti, alcuni dei quali di grande delicatezza come quelli relativi alla gestione durante emergenza delle tante RSA». Archiviate le inchieste Covid. Stando ai dati forniti dalla Procura generale la maggior parte delle inchieste bresciane sul Covid aperte nella primavera scorsa, ha preso la strada dell’archiviazione «Un primo gruppo di fascicoli sulla pandemia è stato generato in larga parte da esposti del Codacons o di organismi spontanei di aggregazione tra cittadini e nella quasi totalità di questi esposti non è emersa dalla narrazione alcuna notizia di reato e quindi i procedimenti sono stati in gran parte definiti con provvedimento di trasmissione degli atti in archivio”.
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