Covid, 30mila positivi ma nel dato della Regione anche i test antigenici
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fonte:
- la Repubblica
di Antonio di Costanzo A 24 ore dalla decisione del Tar di sospendere l’ordinanza sulla chiusura delle scuole firmata da Vincenzo De Luca, il bollettino dell’Unità di crisi regionale sforna un dato di nuovi contagi spaventoso: sono oltre 30 mila. In realtà a studiarli bene i numeri non sono molto diversi da quelli dei giorni precedenti. Nel computo totale, infatti, sono inseriti i cittadini risultati positivi al tampone molecolare, come avvenuto fino a lunedì, ma anche quelli che hanno scoperto di aver contratto il virus da un test rapido antigenico. «Seguiamo quanto stabilito dal decreto del governo: stabilisce che per far scattare la quarantena basta anche l’antigenico» fanno sapere dall’Unità di crisi. E il risultato quindi è questo: sono 30.042 i nuovi positivi al Covid di cui 17.838 scoperti da 77387 test antigenici e 12.204 da 48.278 molecolari per un totale di 125.665 esami eseguiti. Ne deriva un tasso di positività del 23,9 per cento, che però resta stabile rispetto al 23,87 del giorno precedente. Venti le vittime. Chiaro però il messaggio che arriva dalla Regione: la situazione inizia a diventare critica e il contagio si diffonde. Anche perché gli ospedali tornano sotto pressione.I posti letto occupati in terapia intensiva aumentano del 10 per cento in 24 ore,e arrivano a quota 85 (più 8), quelli di degenza sono 1.091 (più 6), oltre un terzo dei 3.160 disponibili al momento per il Covid. Da domani il San Giovanni Bosco tornerà a essere Covid Hospital, una riconversione che l’Asl Napoli 1 ritiene indispensabile considerato che ormai i posti di degenza disponibili all’Ospedale del Mare e al Loreto sono occupati e poco resta in terapia intensiva. Con l’aumento dei contagiati, intanto, è sempre più complicato dare assistenza ai pazienti.E arriva la denuncia dei medici di base. Sottolineano che ormai «i positivi al Covid non ricevono alcun provvedimento di isolamento, restano liberi di uscire e quindi di trasmettere l’infezione – sostengono Vincenzo Schiavo, Ciro Cozzolino, Pietro Di Girolamo e Antonio Sardu, dirigenti a Napoli della Fimmg – una volta ricevuto un tampone positivo il paziente dovrebbe ricevere in automatico dalla piattaforma un provvedimento che impone l’isolamento, questo passaggio è invece affidato ad un ufficio che deve manualmente provvedere all’invio». Stando ai dati stimati dalla Fimmg, circa l’80 per cento dei positivi non riceve alcun provvedimento, dunque, «con circa 13 mila nuovi positivi al giorno i fantasmi del Covid, liberi di uscire e potenzialmente di trasmettere l’infezione, sono circa 50 mila». Questa situazione, denuncia Corrado Calamaro «crea grandi problemi anche per quanto riguarda il Green Pass, perché questi pazienti hanno difficoltà a ricevere il certificato verde e, avendo avuto il Covid, non possono fare la vaccinazione». Situazione complicata anche per i guariti che restano “prigionieri” perché le Asl non riescomo a consegnare i certificati che sanciscono la fine della quarantena. I medici Fimmg fanno appello alla Regione «affinché risolva il problema realizzando un automatismo per l’invio dei documenti di isolamento e di fine isolamento, evitando così che migliaia di pazienti positivi siano liberi di girare nei mezzi pubblici e in altri luoghi dove potrebbero facilmente diffondere il virus. È anche necessario che i medici di medicina generale possano partecipare al procedimento diagnostico con tamponi antigienici di ultima generazione consentendo al paziente,a fine isolamento, di ottenere il Green Pass». Tornando alla decisione del Tar di riaprire le scuole, l’associazione dei consumatori Codacons denuncia che 71 sindaci hanno tenuto in vigore le ordinanze di stop alle lezioni in presenza nonostante la lettera del prefetto che li invitava ad adeguarsi a quanto stabilito dal governo e dal decreto del Tar che ha sospeso il provvedimento della Regione che aveva rinviato al 29 gennaio il ritorno in classe a materne, elementari e medie. «È inaccettabile e assolutamente non condivisibile la decisione sconsiderata di alcuni sindaci campani di tenere ancora oggi e per i prossimi giorni chiuse le scuole – accusa Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons – in caso di chiusura procrastinata, si procederà a denunciare alle Procure competenti i sindaci dei comuni per il reato di interruzione di pubblico servizio». Intanto resta alta l’affluenza nei centri vaccinali. Questo, oltre a causare disagi e attese determina anche problemi di scorte.E questa mattina tutti i centri vaccinali dell’Asl Napoli 2 Nord si fermeranno per la mattinata, ad esclusione di quanti sono già prenotati per i richiami,«a causa della mancanza dei vaccini». Per quanto riguarda invece l’Asl Napoli 3 Sud torna l’obbligo della prenotazione per accedere alle somministrazioni dei vaccini
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