3 Marzo 2012

Costa Concordia, nuove accuse per Schettino

Costa Concordia, nuove accuse per Schettino

 Grosseto, 3 mar. (LaPresse) – Si è tenuto oggi a Grosseto l’ incidente probatorio in relazione al procedimento penale sul naufragio della nave Costa Concordia, coricata su un fianco davanti all’ isola del Giglio dal 13 gennaio scorso. Molti i colpi di scena di questa importante giornata. Da oggi, infatti, pende sul comandante della nave Francesco Schettino un nuovo reato: il gip ha ipotizzato infatti, da quanto si apprende da fonti legali, il reato 733/bis del codice penale di ‘danneggiamento di habitat’. Estromessi dall’ incidente probatorio tutti i soggetti legati al territorio come Legambiente, Codacons e i soggetti dell’ Isola del Giglio. Esclusa anche la compagnia Costa Crociere come parte offesa, ma rimane nel procedimento in vista di un futuro allargamento dell’ inchiesta. Intanto da questa mattina fuori dal teatro Moderno di Grosseto si sono assiepate centinaia di persone fra cui molti giornalisti che hanno preso d’ assalto avvocati e assistiti. I periti invece sono riusciti a sfuggire alle domande dei giornalisti, così come Bruno Leporatti, il legale più atteso perchè difende gli interessi del capitano Francesco Schettino, assente e attualmente agli arresti domiciliari. Leporatti è infatti entrato dal retro del teatro. Molti dei naufraghi hanno voluto portare la loro testimonianza. Far loro uno ha raccontato ai cronisti: “Tutti i ragazzi dell’ equipaggio si sono impegnati moltissimo per facilitare l’ evacuazione. C’ era tanta gente che urlava: ‘Ci state ammazzando’. Voglio andare al Giglio per ringraziare la popolazione per quello che ha fatto per noi”. E un altro: “Schettino è meglio che non si faccia vedere. Avrebbe potuto cercare di recuperare in ogni modo. Meglio che sparisca dell’ Italia”. Intanto Carlo Rienzi, presidente del Codacons che rappresenta l’ associazione dei consumatori all’ incidente probatorio, spiega che “la difesa di Schettino ha chiesto che vengano escluse tutte le associazioni presenti dall’ incidente probatorio e che venga escluso anche il capo della protezione civile Franco Gabrielli”, ma che l’ associazione ha presentato ricorso in Cassazione perchè ritiene un errore la concessione dei domiciliari a Schettino. “Temiamo per l’ inquinamento delle prove – spiega Rienzi – per noi dovrebbe stare in carcere”. La prima udienza del processo per il dramma del Giglio è stata fissata per il 21 luglio alle ore 9 presso la procura di Grosseto. Lo ha confermato l’ avvocato Alessandro Maria Leci, che difende il comune dell’ isola del Giglio.

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