22 Maggio 2009

Corsi fantasma di lingue, l’azienda patteggia

San Giovanni. Centinaia di persone hanno pagato per le lezioni senza poterle frequentare.  Il Codacons: bisogna invalidare i finanziamenti Accolta l’istanza in tribunale: la ditta "Comunicando" dovrà pagare 6.100 euro

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Il giudice ha accolto l’istanza di patteggiamento del legale del presidente della Comunicando, l’istituto di lingue ed informatica "fantasma", con sede a San Giovanni al Natisone, che un paio d’anni fa aveva chiuso i battenti lasciando gli allievi orfani di corsi mai partiti o non completati, ma soprattutto portandosi via i sostanziosi pagamenti effettuati dagli iscritti tramite una finanziaria, pari ad oltre mille euro a corso.  Lo rende noto il Codacons di Udine, che ha assistito in tribunale alcune delle centinaia di vittime della scuola, friulani che hanno firmato un contratto con la scuola di San Giovanni al Natisone senza poi avere la possibilità di recuperare i soldi versati a un istituto di credito di Torino, la Santander, la finanziaria che aveva anticipato alla cooperativa la somma e che ora batte cassa. Chi in questi anni ha cercato, invano, di contattare la società – in via Casali nella zona industriale di San Giovanni al Natisone – ha trovato cellulari spenti, telefoni muti e porte sprangate. Intanto la Santander continuava a chiedere il pagamento delle rate, anche dopo che la Comunicando aveva fatto perdere le sue tracce. Fino allo scorso anno, riferiscono le aziende della zona, ancora vi si recavano decine di persone a chiedere spiegazioni sui corsi fantasma, gli ultimi dei quali sottoscritti nel luglio 2007 e poi mai iniziati. Il Tribunale di Udine (sezione distaccata di Cividale del Friuli) la scorsa settimana ha accolto la richiesta di patteggiamento del rappresentante legale delle Comunicando, imponendogli, con conversione della pena detentiva concordata in pecuniaria, una pena complessiva di poco superiore alle 6.100 euro.  Ma il problema dell’istituto di credito non è ancora risolto: per ora gli assistiti del Codacons non stanno pagando la finanziaria «le cose potranno non essere brevi ma è indubbio che stante il collegamento tra i due contratti la mancata esecuzione di quello principale potrà essere fatta valere per invalidare il finanziamento connesso», anticipa il responsabile provinciale di Udine Nicola D’Andrea. I potenziali clienti – per lo più studenti e pensionati – telefonicamente ? venivano contattati telefonicamente, poi un agente incaricato dalla società si presentava a domicilio per illustrare il corso e, alla firma del contratto: il venditore "incoraggiava" alla modalità di pagamento tramite il finanziamento. In questo caso, infatti, l’istituto o la società organizzatrice possono ottenere subito l’intera somma pattuita e poi magari non dare seguito ai corsi sapendo che l’istituto di credito non può rivalersi sulla scuola, ma solo sui soggetti beneficiari del finanziamento. Infatti ora batte cassa a suon di raccomandate.  «Occhio a chi vi contatta la telefono per vendere corsi, e soprattutto leggete bene il contratto e le postille relative ai finanziamenti – raccomanda il presidente regionale Codacons Vitto Claut -; nel dubbio, prima di firmare, meglio consultarsi con un esperto piuttosto che rischiare di restare gabbati».

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