Coronavirus, dal Codacons prima causa di risarcimento danni alla Cina
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- Il Dolomiti
TRENTO. “La prima causa di risarcimento per danni da pandemia” ad intentarla il Condacons per conto di una cittadina italiana e la prima udienza sarà il 13 gennaio.
La donna, una casalinga residente nel frusinate prima ha perso la madre a causa del Covid-19 e poi, dopo essere risultata positiva al virus, è stata ricoverata ed intubata per gravi complicazioni polmonari, e tuttora è costretta a sottoporsi a controlli e visite periodiche.
Con tale causa il Codacons, viene spiegato in una nota, chiede il risarcimento dei danni subiti dalla donna a causa del contagio sia sul fronte del danno biologico, per il periodo di ricovero ed intubazione, sia su quello del danno non patrimoniale, per lo stress subito a causa del contagio che ha portato la signora a vivere in un costante stato di paura e che ancora oggi la limita negli spostamenti e nelle relazioni interpersonali.
Il risarcimento viene richiesto alla Repubblica Popolare Cinese. Nello specifico, il primo motivo è la commercializzazione di animali selvatici all’interno del wet market di Wuhan, dove vengono tenuti animali vivi che, al momento della vendita, sono uccisi e macellati sul posto e, molto spesso, tra questi animali vi sono specie selvatiche la cui commercializzazione è vietata. Il secondo motivo è il ritardo ed omissioni nella comunicazione dell’esistenza di casi di polmonite a causa sconosciuta.
“Vi sono studi e documenti dai quali emerge che i primi casi di contagio risalgono già a novembre, ma la comunicazione ufficiale della Cina all’Oms è del 31 dicembre. In tal modo si è permesso che il virus circolasse al di fuori dei confini cinesi e si estendesse in tutto il mondo” viene spiegato dal Codacons ma non solo. Si stanno anche raccogliendo le adesioni ad una maxi-class action contro Regioni e Asl per conto dei parenti degli anziani deceduti all’interno delle Rsa, i quali potranno chiedere il giusto risarcimento in caso di errori, omissioni, negligenze e ritardi da parte delle strutture sanitarie e delle amministrazioni competenti.
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