25 Marzo 2020

Coronavirus, da Intesa Sanpaolo 400 mila euro per l’emergenza a Bergamo

 

di Alice Scaglioni 25 mar 2020 Intesa Sanpaolo, dopo la donazione da 100 milioni alla Protezione civile per rafforzare la lotta al coronavirus, contribuisce alla realizzazione dell’ospedale da campo dell’Associazione nazionale alpini (Ana) alla Fiera di Bergamo con un contributo di 350mila euro. Una somma che permette l’acquisto di ventilatori, sistemi radiologici, apparecchi per laboratorio analisi, monitor, aspiratori, produttori di ossigeno e altri materiali necessari all’attività sanitaria di emergenza. La donazione potrà essere incrementata di altri 100 mila euro grazie anche all’attivazione di una raccolta fondi dedicata alla costruzione dell’ospedale da campo a Bergamo, già operativa sul sito www.forfunding.it, la piattaforma di crowdfunding del Gruppo Intesa Sanpaolo aperta a tutti. La raccolta fondi rimarrà attiva fino al 6 aprile.

«Desideriamo esprimere la nostra vicinanza alle comunità bergamasche con questo impegno concreto, che porterà strumenti e materiali indispensabili a far funzionare presto questa struttura messa in campo con grande tempestività e disponibilità dalla Fondazione Ana Onlus – ha detto il ceo del gruppo Carlo Messina –. In un momento di tale gravità, Intesa Sanpaolo vuole dimostrare il proprio sostegno a Bergamo e dare un contributo che consenta di affrontare e risolvere insieme l’emergenza». «I nostri Alpini come in altre occasioni passate, sono sempre pronti ad andare in prima linea per aiutare chi ha bisogno – ha aggiunto Sebastiano Favero, presidente nazionale di Ana e Ana Onlus –. In questo momento particolarmente critico il nostro ospedale da campo e le squadre di Pc, rivestono un ruolo importante nel nostro intervento per la gente bergamasca portando, oltre che impegno e professionalità dei propri uomini e delle proprie donne, la dedizione assoluta per una causa comune. Forti della nostra storia anche questa volta ce la faremo a sconfiggere il nemico»

Anche il Codacons ha ringraziato Intesa SanPaolo per la nuova donazione a favore di Bergamo, invitando anche altre banche attive in Italia a seguire il suo esempio. «Si tratta di un importante contributo in favore della sanità e di tutti i cittadini che, in questo delicato momento, devono ricevere cure contro il coronavirus mentre gli ospedali sono sempre più vicini al collasso».

Il gruppo bancario ha donato poi altri 50 mila euro alla raccolta fondi «Abitare la Cura», avviata da L’Eco di Bergamo, la Caritas diocesana e Confindustria Bergamo, con lo scopo di identificare e adeguare luoghi pensati per l’accoglienza dei pazienti affetti da Covid-19 che non possono tornare a casa loro. Come suggerito anche dalle autorità sanitarie, qualora non sia possibile ritornare in sicurezza nei propri domicili, è auspicabile terminare il periodo di isolamento all’interno di strutture organizzate, come hotel, case di riposo o comunitarie. Con questi 50 mila euro Intesa vuole garantire l’accoglienza gratuita ai pazienti ospedalieri del territorio bergamasco che non possono trascorrere la fine della malattia all’interno delle proprie case. Con questa iniziativa i pazienti potranno lasciare l’ospedale, liberando posti letto che possono salvare la vita ad altre persone, ed essere seguiti da infermieri e operatori sanitari nelle strutture indicate.

«Abbiamo aderito senza esitazione alla chiamata della comunità di Bergamo, attraverso il suo quotidiano L’Eco di Bergamo, la Caritas diocesana e Confindustria per dare un sostegno tempestivo e solidale – ha detto Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo –. Un segnale questo, oltre al contributo già destinato per l’ospedale da campo degli Alpini di Bergamo e alla donazione alla protezione civile che testimonia la nostra presenza e partecipazione accanto alla società civile, alle imprese e alle famiglie di questo territorio»

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