Coronavirus, Codacons: giù acquisti del 3%, perdita di spesa di 20,9 mld di euro
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- SestoPotere.com
(Sesto Potere) – Roma – 16 marzo 2020 – “L’emergenza coronavirus rischia di avere effetti disastrosi sui consumi delle famiglie italiane, con una perdita di spesa pari a 20,9 miliardi di euro nel 2020 e una contrazione degli acquisti che potrebbe raggiungere il -3% su base annua”: lo afferma il Codacons, che diffonde una prima elaborazione sugli effetti del coronavirus sui consumi degli italiani.
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Ipotizzando che le misure restrittive legate all’emergenza sanitaria interessino il periodo marzo-aprile, con una progressiva attenuazione a maggio, e che solo a giugno si torni ad una situazione di normalità in tutto il paese, i consumi delle famiglie potrebbero subire a fine 2020 una contrazione generalizzata fino al -3% su base annua, con un calo complessivo degli acquisti pari a -20,9 miliardi di euro: stima il Codacons.
Non tutti i settori, però, risentirebbero della crisi: se turismo, ristorazione e trasporti sono i comparti che più rischiano un calo record della spesa, per alimentari e sanità si profila una sensibile crescita dei consumi, come conseguenza dei cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei cittadini che dirottano la spesa verso beni essenziali.
Nel dettaglio, analizzando i principali capitoli di spesa:
Variazione consumi Variazione spesa annua
Turismo (solo italiani) -15% -3,8 mld di euro
Ristorazione -8% -6,7 mld di euro
Cultura, svago e divertimenti -9,5% -6,9 mld di euro
Trasporti -7% -9,8 mld di euro
Sanità +2,5% +0,9 mld di euro
Alimentari +3% + 6 mld di euro
“Le conseguenze di un così pesante calo dei consumi sarebbero devastanti per l’economia italiana, sia in termini di Pil che di occupazione – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Al di là delle misure di emergenza adottate e che al momento limitano per ovvie ragioni i consumi delle famiglie, l’emergenza Coronavirus potrebbe avere effetti sul lungo periodo sia attraverso una riduzione della capacità di spesa dei cittadini, specie per quelli che lavorano nel settore privato, sia generando un clima di sfiducia e pessimismo nei consumatori. Per tale motivo è importante che il Governo adotti in fretta misure tese a tutelare sia le piccole imprese in difficoltà, sia i redditi delle famiglie, per evitare una catastrofe economica paragonabile solo alla crisi del 2008”: conclude Rienzi.
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