29 Settembre 2020

Coronavirus, casalinga che ha rischiato di morire fa causa alla Cina. Giovedì 1 ottobre parte il processo

29 settembre 2020 a a a Coronavirus, casalinga fa causa alla Cina per la pandemia. Giovedì 1 ottobre udienza dal giudice di Pace Si terrà giovedì 1 ottobre dinanzi al Giudice di pace di Frosinone la prima causa contro la Cina per i danni da pandemia legati al coronavirus . Ad avviarla il Codacons , per conto di una cittadina residente nel frusinate (le cui iniziali sono P. I., di professione casalinga ) che prima ha perso la madre a causa del Covid-19 e poi, dopo essere risultata positiva al virus, è stata ricoverata ed intubata per gravi complicazioni polmonari, e tuttora è costretta a sottoporsi a controlli e visite periodiche. Con tale causa il Codacons chiede “il risarcimento dei danni subiti dalla donna a causa del contagio sia sul fronte del danno biologico, per il periodo di ricovero ed intubazione, sia su quello del danno non patrimoniale, per lo stress subito a causa del contagio che ha portato la signora a vivere in un costante stato di paura e che ancora oggi la limita negli spostamenti e nelle relazioni interpersonali”. Il risarcimento viene richiesto alla Repubblica Popolare Cinese i n ragione di due diversi profili di responsabilità che hanno portato alla diffusione de contagio e, di riflesso, al contagio dell’ attrice. Nello specifico, il primo motivo è “la commercializzazione di animali selvatici all’ interno del wet market di Wuhan, dove vengono tenuti animali vivi che, al momento della vendita, sono uccisi e macellati sul posto e, molto spesso, tra questi animali vi sono specie selvatiche la cui commercializzazione è vietata. Il secondo motivo è il ritardo ed omissioni nella comunicazione dell’ esistenza di casi di polmonite a causa sconosciuta”.

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