“Coppa Italia, la finale il 26 maggio alle 18”
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fonte:
- la Repubblica
ANCHE l’ ultima istanza finisce in una nuvola di fumo: il Tar ha respinto ieri il ricorso presentato dal Codacons per spostare il derby di coppa Italia tra Roma e Lazio. La concomitanza con le elezioni comunalinon è stata ritenuta sufficiente dal presidente della III sezione quater del Tribunale per rinviare data e orario del fischio d’ inizio: si gioca il 26 maggio alle 18, come prevede il programma deliberato faticosamente da istituzioni locali, Lega di serie A e Rai lo scorso 30 aprile. Una decisione arrivata nel pomeriggio di ieri dopo l’ udienza della mattina: i provvedimenti adottati, spiega il giudice Riggio, «non precludono l’ espressione di voto da parte degli elettori i cui seggi elettorali ricadono nelle vicinanze dello stadio», visto che «i cittadini- elettori restano liberi di scegliere gli orari più idonei per l’ esercizio del loro diritto». Nel corso dell’ udienza il rappresentante legale del Codacons Rienzi avevainutilmente provato – dopo aver proposto l’ anticipo al sabato reso impossibile per la sovrapposizione con la Champions League – a chiedere il posticipo al 2 giugno. Respinto già nel corso della mattinata perché «verrebbe ad interferire con l’ attività della Nazionale di calcio già programmata». I club avrebbero comunque accolto favorevolmente (così come il Coni) il ritorno alle 21, ma la soluzione non ha convinto il Tribunale: «Il buio in precedenti occasioni ha favorito la realizzazione di azioni criminose mettendo in pericolo operatori di polizia e spettatori degli eventi calcistici».Entusiasta il sindaco Alemanno: «Meglio così, a questo punto era opportuno non cambiare. Roma sarà in grado di superare la sfida della finale e delle elezioni comunali nello stesso giorno». Non è ancora finita, però: il 21 maggio il Tar riesaminerà la questione in composizione collegiale. «E quel giorno il tribunale cambierà atteggiamento – la convinzione del Codacons – se un partito avesse la contezza che un numero cospicuo di suoi elettori non sia riuscito a raggiungere il seggio causa partita potrebbe chiedere di invalidare il voto». Dura anche la risposta dei sindacati di polizia:«Prefetto e Comitato d’ ordine e sicurezza – l’ allarme dell’ Anip – dovranno assumersi una grossa responsabilità, non solo per i costi esorbitanti, ma perché causa delle elezioni i commissariati saranno vuoti, potrebbero essere assaltati e il personale non potrà essere spostato dai seggi. Mentre gli agenti che verranno da fuori non conoscendo il territorio, anche se affiancati, come al G8 di Genova potrebbero divenire bersaglio di facili agguati». Intanto il Parroco del San Filippo Neri ha deciso di rinviare di una settimana la processione dedicata al santo e prevista per il 26 maggio, dopo una sorta di referendum parrocchiale: «Processione o derby?». La risposta non ha lasciato dubbi.
matteo pinci
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