21 Novembre 2009

Convocato un tavolo tecnico

 Il prefetto Postiglione ha ricevuto i consiglieri.  Il Codacons: «Decurtare le bollette»

Una conferenza di servizi per fare chiarezza una volta per tutte sulla vicenda che riguarda la presenza di manganese nell’acqua che viene distribuita dal potabilizzatore del «Fanaco». È questo in sintesi quanto ieri mattina ha detto il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, alla delegazione di consiglieri comunali di Canicattì convocati per discutere la vicenda che riguarda quell’acqua che viene attualmente distribuita in città ed in altri comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani. Il prefetto ha chiesto al sindaco Corbo una relazione su quanto sta accadendo. La delegazione era composta dai consiglieri comunali: Luigi Cilia, Carmelo Vaccaro, Giuseppe Cacciato e Giuseppe Cammalleri. Assente il presidente del Consiglio comunale Luigi Lalicata bloccato a letto dalla febbre. Il prefetto durante l’incontro ha avuto anche parole d’elogio per i consiglieri comunali ed in particolare Vaccaro e Cilia che in queste settimane, da quando è scattato l’allarme manganese, si sono resi protagonisti di diverse iniziative, per denunciare all’opinione pubblica la problematica che si era venuta a creare. Non per ultima la convocazione di un Consiglio comunale straordinario che però non ha visto la partecipazione dell’Asp di Agrigento, di Siciliacque e Girgenti acque. Poi la riunione dell’altro giorno nell’aula consiliare di Mussomeli dove a chiare lettere l’Asp di Caltanissetta ha dichiarato che l’acqua del Fanaco non è potabile e dove «Caltaqua» società che gestisce la distribuzione nei comuni del nisseno ha affermato che sta provvedendo con delle autobotti a distribuire acqua agli esercizi commerciali, panifici, bar, ristoranti per permettere ai titolari di lavorare prelevandola da fonti alternative per evitare che possano usare quella che registra manganese. Intanto a giorni sull’intera vicenda sarà presentato un dossier preparato dai consiglieri comunali alla Procura della Repubblica di Agrigento per accertare se vi siano delle inadempienze da parte di qualcuno su questa vicenda che riguarda la presenza di manganese. Intanto lunedi prossimo Sicilacque provvederà a montare al potabilizzatore del Fanaco dei filtri alla pirolusite che dovrebbero trattanere il manganese e conseguentemente depurare l’acqua dell’invaso che ricade in territorio agrigentino per competenza dell’Asp.  Infine, bisogna aggiungere che il Codacons regionale ha aperto uno sportello che ha come obiettivo di raccogliere tutte le denunce che vengono effettuate dai cittadini delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Palermo che in questi mesi hanno ricevuto acqua di colore giallastro. L’obiettivo è quello di ottenere lo sgravio sulle bollette e farli risarcire dai danni subiti.
 

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