28 Gennaio 2008

CONTROLLARE I PREZZI, TRE PUNTI PER PARTIRE

Codacons


L`Avv.Rienzi, presidente Codacons, replica a questo articolo:


CONTROLLARE I PREZZI, TRE PUNTI CUI ARRIVARE…


Di Carlo Rienzi – Presidente Codacons



Oggi sul Corriere della sera Antonio Lirosi, neo garante dei prezzi scrive un pezzo che intitola: “Controllare i prezzi, tre punti per partire”
Al di là della simpatia che nutriamo per Lirosi, ci fa tenerezza la semplicità con cui analizza il problema prezzi nel nostro paese per indicare alcuni punti di partenza della sua futura azione. Sembra che Lirosi – il cui unico difetto è a mio parere che è persona troppo per bene e fiduciosa - non abbia presente che in Italia il problema degli aumenti dei prezzi non è una cosa così, ma una vera e propria EMERGENZA sociale. I punti da cui partire dunque, a mio modesto avviso, sono altri, e precisamente: una emergenza sociale è quel fenomeno che in sette anni ha portato la puntata del Lotto a costare il doppio e la mancia al bar passare da 50 lire a 200-300 vecchie lire. Dico la mancia per far capire che sono proprio i comportamenti incoscienti che ci sono stati indotti nei primi anni di passaggio all’euro a fare da detonatore per l’esplosione dei prezzi. Se ci avessero dato la possibilità di “capire” cosa costava un martello prima e dopo l’euro, o un tv color al plasma, o semplicemente una pizza, dandoci il doppio prezzo per un paio di anni, forse oggi non saremmo in queste condizioni. Oggi purtroppo ci sembra “naturale” che un caffé sia passato da 1.200 lire a 0,80 euro, o che la sera al ristorante se usciamo con un conto di 25-30 euro a persona siamo tutti contenti e ci segniamo l’indirizzo di quel ladrone sull’agenda per consigliarlo agli amici. Ma una volta con 60.000 lire si affrontava una sontuosa cena di pesce! Bah! Allora, se davvero la crisi dei mutui oggi aggrava pesantemente la situazione e induce migliaia di italiani a temere di affrontare una spesa imprevista anche solo di 500 euro in un anno (dati ISTAT) è vera emergenza. E se è vera emergenza i tre punti di partenza di Lirosi non servono proprio.

La sorveglianza (il suo primo punto) è in atto da anni, gli Osservatori si sono sprecati nel nostro paese, addirittura per gli ortofrutticoli abbiamo usato anche gli sms per segnalare i prezzi osservati ai consumatori!! Lirosi deve spiegare come farà la Guardia di Finanza (il cui solo nome sembra evocare soluzioni improbabili dei problemi) ad intervenire se la speculazione non ha una definizione nel nostro ordinamento. Cosa e quando è che si verifica una speculazione? Berlusconi aveva fatto una buona legge, la n. 231/05, con la quale aveva posto le basi per una buona pratica sul controllo dei prezzi ma, come soleva fare lui, l’ha resa inattuabile. Infatti, quando quella legge consente alle Fiamme Gialle e all’Agenzia delle Entrate di intervenire in caso di “prezzo anomalo” ma non definisce quale sia tale prezzo anomalo, come potrà intervenire la povera Guardia di Finanza? Ecco il primo punto cui arrivare dunque: definire “prezzo anomalo” quello che supera di due volte il prezzo al precedente passaggio (se il grossista mi ha fatto pagare 0,50 un kg di pomodori io fruttivendolo non posso venderlo a più di 1,00 euro). Se invece faccio il furbo e lo vendo a 1,20 euro il prodotto mi può essere sequestrato e avviata una denuncia per aggiotaggio.
Dialogo sociale, è il secondo punto di partenza di Lirosi: ma cosa vuoi dialogare con soggetti senza scrupoli (i commercianti) che 7 su 10 fanno scontrini irregolari, e con i petrolieri (ora divenuti anche speculatori finanziari) o le banche (che dopo 20 riunioni inutili con noi consumatori sono state costrette solo da una norma interpretativa a rimangiarsi le penali e spese notarili ecc. ecc. sui mutui trasferiti) o le compagnie di assicurazione (che usano la liberalizzazione per rifiutare di assicurare i motorini o le auto dei napoletani, notori “truffatori” secondo loro, che si reputano onesti imprenditori sanzionati dall’Antitrust per imbrogli pesanti alla concorrenza)??

E’ vero che siamo in un paese a mercato libero e io certo non sono un dirigista statalista che vuole il ritorno al controllo del prezzo, ma al controllo delle speculazioni sì!! Allora prendiamo esempio dal Messico dove la speculazione sulla tortilla dei panettieri è stata stroncata dal Procuratore Federale dei consumatori con multe fino a due milioni di pesos. Il suo intervento non ha scalfito il libero mercato, ma ha dato bastonate agli speculatori; questo sì e questo non ci sembra un problema. Dunque il secondo punto di arrivo è dare a lui o a chiunque sia il potere di sanzioni anche pesanti anche provvisorie ed esemplari contro chi specula sulla gente.

Terzo e ultimo punto sarebbe per Lirosi evidenziare le buone pratiche di chi è virtuoso. Su questo potremmo anche essere d’accordo, purchè si istituisse anche il premio “Attila” per i cattivi però… e allora primo tra tutti forse il premio “Attila” spetterebbe proprio al Ministero dello Sviluppo di cui Lirosi ancora fa parte: questo, infatti, non solo non ha realizzato il congelamento delle accise e dell’Iva sulla benzina, ma nemmeno è riuscito a pubblicare l’elenco dei 2000 distributori indipendenti che fanno prezzi bassi in tutta Italia.

Auguri sinceri comunque a Lirosi!


Carlo Rienzi

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