3 Gennaio 2005

Controesodo, un calvario

Controesodo, un calvario

Congestionata per ore la A22; a Cortina 50 chilometri di coda

Roma. Si è andato normalizzando solo a nella tarda sera di ieri il traffico in Trentino Alto Adige dopo una giornata di quasi paralisi lungo l?autostrada del Brennero e le valli laterali, intasate da decine di migliaia di auto. Sulle autostrade il traffico è stato molto intenso già dalla mattina. Particolarmente battute le autostrade in direzione e in provenienza dalle località sciistiche del Trentino, della Valle d?Aosta e della Francia. Ma anche i dintorni della capitale sono rimasti bloccati, con code protratte anche per 17 chilometri.
Congestionati i valichi, come quelli del Frejus e del Monte Bianco, dove i tempi di attesa hanno raggiunto le cinque ore per il transito verso le alpi francesi. Code a passo d?uomo anche sull?Autobrennero, per chi è tornato a casa dopo il Capodanno trascorso sulla neve delle Dolomiti. Sono intervenuti i volontari dei vigili del fuoco per distribuire – a chi rientrava da Val Gardena, Val Pusteria, Val di Fiemme – bevande e cibo. Il servizio, scattato alle 16.30 è stato coordinato dalla Centrale operativa allestita presso il comando di Trento. Tradizionalmente, il grosso del rientro dei vacanzieri natalizi si verifica proprio dopo l?ultimo dell?anno piuttosto che dopo l?Epifania, ma ieri il flusso ha superato tutte le previsioni degli operatori stradali.
Il «termometro» della Società autostrade – che complessivamente ha previsto 35 milioni di veicoli in circolazione dal 23 dicembre al 9 gennaio – ha segnalato, in serata, rientro sostenuto alle porte di Milano sud e di Roma.
Lunghe code ieri pomeriggio si sono formate per il rientro per chi ha trascorso le festività in montagna: da Cortina, lungo l?Alemagna 51, si è creato è un lungo serpentone quasi immobile di circa 50 chilometri fino a Longarone, tanto che si sono mobilitati, oltre alla polizia stradale di Belluno, anche la Protezione civile, l?Anas e la polizia provinciale. Lunghe code anche sulle strade che riportano in pianura da Agordo e Asiago.
Traffico intenso, code «ad elastico» e rallentamenti si sono registrati su tutti i tratti autostradali toscani. In particolar modo, così come segnalato dalla Polstrada sull? A12 tra Firenze e Viareggio. Traffico intenso e code si sono formate nel pomeriggio in alcuni tratti delle autostrade piemontesi e in Valle d?Aosta.
È stato poi intenso il traffico automobilistico su tutte le principali strade ed autostrade della Lombardia, in particolare in direzione di Milano. Una colonna di circa 5 chilometri si è formata nei presi di Dalmine, lungo la A4 in direzione Milano, in seguito ad un incidente.
Traffico molto intenso nel pomeriggio in direzione nord sulle autostrade dell?Emilia- Romagna. Ci sono stati rallentamenti e code sulla A14 da Imola a San Lazzaro e sulla A1.
Traffico in tilt anche in Valtellina. Le statali 36 dello Spluga, in Valchiavenna, e 38 dello Stelvio, in Valtellina, si sono trasformate in lunghi serpentoni d?auto, pullman e caravan. Rallentamenti e code di alcuni chilometri si sono registrate, in particolare, all?ingresso di Chiavenna per quanti provenivano dalla ski-area di Madesimo-Val di Lei, a Bormio, per i rientri da Livigno e Santa Caterina Valfurva, a Tirano e all?altezza dei semafori dei centri abitati di fondovalle come Morbegno, Cosio Valtellino e Delebio.
Problemi ieri anche nella capitale con 17 chilometri di coda per uscire da Roma e 13 per entrare.
Sull?autostrada A1 in direzione Firenze, in uscita dalla capitale erano 17 i chilometri di coda. Nella direzione opposta, verso Roma, i chilometri di coda sono stati 13. Anche in questo caso si è transitato a velocità ridottissima, con frequenti soste.
Alla barriera di Roma Est, posta al termine dell?autostrada L?Aquila-Roma, la coda di autoveicoli ferma in attesa di pagare al casello è diventata lunga tre chilometri. Molto intenso è stato anche il traffico nel centro di Roma preso d?assalto da turisti e romani complice la bella giornata.
Una delle cause del gigantesco ingorgo di ieri sulle autostrade italiane, secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi che annuncia una serie di esposti, è stata la violazione del divieto di circolazione domenicale da parte di centinaia di tir, che si trovavano sulle strade nonostante la proibizione.
«Questo pomeriggio sull?autostrada A1 Napoli-Roma – ha dichiarato Rienzi – c?era un tir in divieto ogni 200 metri. Domani presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, Cassino e Roma, contro chi ha autorizzato questa situazione di rischio e attentato alla sicurezza, e contro la polizia stradale, di cui non si è vista traccia per tutto il percorso di 200 chilometri».

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