Saranno i giudici a dire se le zanzare che ammorbano le cene all?aperto e le notti dei milanesi sono da considerarsi fisiologiche oppure no. La Procura, in seguito a un esposto del Codacons, ha aperto un?inchiesta per verificare se la disinfestazione in città è stata eseguita in maniera adeguata e nel rispetto degli obblighi di legge che tutelano la salute dei cittadini. Il Comune, da parte sua, si sente a posto con la coscienza. «La questione non mi tocca – commenta il responsabile dell?Ambiente Domenico Zampaglione -. Tutto quello che facciamo è assolutamente trasparente». Non solo: l?assessore sostiene che «mai nell?area milanese la campagna di lotta è stata condotta con tale raffinata attenzione ai particolari». La prova? Nei giorni scorsi è finita in trappola la prima zanzara tigre della stagione, in zona Greco. «Il monitoraggio continuo ci ha permesso di scoprirla subito e di intervenire – spiega Zampaglione – E? già stata firmata l?ordinanza che consente di intervenire nei territori privati. In questo caso l?area è di Trenitalia».



L?INCHIESTA – Il pm Antonio Genna, sostituto del sesto dipartimento coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Dettori, ha aperto una fascicolo a carico di ignoti in cui ipotizza condotte fraudolente nello svolgimento del servizio di disinfestazione. In Comune sono già stati acquisiti gli atti relativi all?operazione antizanzare e ora i giudici accerteranno se ci sono state anomalie e disfunzioni da parte delle ditte incaricate di disinfestare e dei funzionari comunali. Le indagini sono partite in seguito ad un esposto arrivato nei giorni scorsi in Procura, nel quale il Codacons si lamentava di disservizi legati all?intervento contro i fastidiosi insetti.



LA REPLICA – «Ben venga l?accertamento in Procura», esordisce l?assessore all?Ambiente Domenico Zampaglione. «Ciò che facciamo risulta dagli atti pubblici – incalza -. Da un anno è stata individuata una struttura specialistica (centro agricoltura ambiente di Crevalcore) per la direzione tecnico-scientifica della disinfestazione e tutto ciò che avviene corrisponde alle indicazioni dei consulenti». Zampaglione precisa che le ditte che operano a Milano sono due, «quelle che hanno vinto l?appalto l?anno scorso». «Tutti gli interventi di monitoraggio e i prodotti -insiste – sono indicati dal Caa».



LE TRAPPOLE – Quattrocento trappole disseminate per la città. «Contiamo il numero di zanzare acchiappate – scandisce l?assessore – e questa operazione ci consente di individuare il “livello di fastidio“ nelle diverse zone della città».



ZANZARA TIGRE – Zampaglione non teme l?inchiesta. «Sono tranquillo. La lotta si affina e la situazione migliora – assicura -. Mi permetto di affermare che mai nell?area milanese è stata condotta una campagna con tanta attenzione ai particolari». Il risultato è che l?anno scorso sono stati individuati (ed eliminati) due focolai di zanzara tigre, nella zona di Greco. «Non si sono moltiplicate – si felicita l?assessore – se non per un esemplare che abbiamo appena trovato in una trappola, sempre a Greco». Conclusione: «L?anno scorso la battaglia l?abbiamo vinta e contiamo di vincerla anche quest?anno».



INSETTOFOBIA – Di sera nelle case dei milanesi e nei ristoranti all?aperto si versano fiumi di repellente. Ma il responsabile dell?Ambiente invita a non drammatizzare. «Allo stato attuale la cittadinanza risulta ipersensibile rispetto non solo alla presenza di zanzare ma di insetti in generale», scrive rispondendo al consigliere comunale Basilio Rizzo, di Miracolo a Milano, sul problema delle zanzare. L?assessore non ha dubbi: «La notevole insettofobia, tipica delle comunità fortemente urbanizzate da diverse generazioni, va contrastata per quanto possibile con una continua e corretta informazione con l?obiettivo di riportare serenità di giudizio». Non la pensano così le mamme milanesi, che in questi giorni di caldo insopportabile devono fare i conti anche con cremine e pomate contro le morsicature più fastidiose.

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