5 Dicembre 2018

Contratti fantasma per luce, gas e telefono le truffe porta a porta

Contratti fantasma, mai sottoscritti ma registrati ad arte da un esercito di venditori porta a porta che sfruttano l’ ingenuità degli utenti per attivare, a loro insaputa, contratti per luce, gas e compagnie telefoniche. Come testimoniano i numerosi procedimenti pendenti davanti al tribunale cittadino, il fenomeno delle truffe porta a porta è in perenne crescita. Un dato d’ allarme confermato dagli statini apposti davanti alle aule del palazzo di giustizia dove sempre più spesso compaiono i reati di truffa e sostituzione di persona, accuse formulate a carico di giovani agenti che operano per conto di società del tutto legali ma che, soprattutto a causa del meccanismo del pagamento a provvigione ossia solo a conclusione dell’ accordo commerciale non si fanno troppi scrupoli ad ottenere illegalmente la sottoscrizione del contratto da parte dell’ utente che, a sua insaputa, diviene vittima del raggiro. IL CASO Davanti alla dottoressa Crisci della prima sezione penale del tribunale di Salerno si è aperto da poco il processo a carico di un giovane salernitano accusato di aver truffato un’ anziana di Pellezzano facendole sottoscrivere, a sua insaputa, un contratto con una nuova società erogante la fornitura di gas. Al giovane, accusato di truffa e sostituzione di persona, è contestato anche di aver indotto in errore i funzionari della società, nel caso specifico l’ Eni, che hanno così intestato i contatori gas e luce alla donna, già cliente di Salerno energia. Nel corso del procedimento, scattato dalla denuncia dell’ utente che per ben tre mesi si è vista recapitare bollette di luce e gas da parte di una società con la quale non aveva mai sottoscritto alcun contratto, il Codacons si è costituito parte civile attraverso l’ avvocato Matteo Marchetti. Quello pendente davanti alla dottoressa Crisi è comunque solo uno dei tanti procedimenti che si celebrano al tribunale cittadino e dai quali è facilmente ricostruibile il meccanismo delle truffe. IL MODUS OPERANDI I contratti fantasma vengono stipulati tramite reti di agenti che operano porta a porta o attraverso il teleselling pervenendo alla sottoscrizione di contratti di fornitura in assenza di qualsiasi manifestazione di consenso da parte del consumatore e persino attraverso l’ apposizione di firme false. Semplice il meccanismo per mettere a segno la truffa: l’ utente viene avvicinato e, seppure dichiara di non essere interessato a cambiare la propria utenza, l’ agente di turno insiste per visionare le bollette del consumatore al fine di poter mostrare il vantaggio derivante dalla sottoscrizione di un nuovo contratto. L’ ignara vittima del raggiro il più delle volte cede e così pone nelle mani del venditore la propria bolletta dove sono inseriti i codici necessari alla sottoscrizione del contratto, il Pdr e il Pod, che vengono facilmente copiati o fotografati dai venditori. Questo numero spesso viene chiesto anche via telefono, in caso di teleselling. Infine, l’ abile agente chiede di firmare un documento, una formalità, spiega, solo come attestazione che è passato da quella casa. Il gioco è fatto. In poche astute mosse è stato attivato un contratto all’ insaputa del consumatore. In seguito l’ utente farà l’ amara scoperta trovando una lettera nella casella della posta da parte della società di fornitura di energia che dà conto dell’ avvio del contratto. Se, come spesso accade, il consumatore – specie se anziano ignora la missiva, perché non ricorda di aver stipulato alcun nuovo contratto, dopo poco arrivano le bollette. Se molte di queste truffe approdano in aula di tribunale, esistono anche svariati casi che si concludono bonariamente, attraverso la conciliazione senza cioè arrivare alla fase dibattimentale. L’ AVVOCATO «Sono una decina spiega l’ avvocato Matteo Marchetti, vicepresidente nazionale Codacons i procedimenti che chiudiamo ogni anno attraverso la conciliazione, specie in relazione alle truffe perpetrate da operatori di società di telefonia. La società, con la quale l’ ignaro utente ha sottoscritto a sua insaputa un nuovo contratto non richiesto, opera il risarcimento rivalendosi poi sul proprio agente e il consumatore rientra con la precedente società senza accollarsi le spese. La cosa fondamentale conclude l’ avvocato Marchetti è denunciare subito il raggiro alla propria compagnia sostenendo di non aver mai sottoscritto alcun contratto con una nuova società». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
viviana de vita

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