9 Maggio 2013

Conti correnti cari, Ue contro le banche

Conti correnti cari, Ue contro le banche

ROMA. L’ Unione europea torna a “bacchettare” l’ Italia per gli alti costi che i correntisti sono costretti a sostenere. Perché avere un conto corrente bancario in Italia costa troppo, più che in tutta Europa, e per far scenderei prezzi senza mezzi termini definiti «ingiustificati», la Commissione Ue propone una direttiva che obbligale banche a tariffe trasparenti, a procedura più rapide per cambiare banca, anche costringendo gli Stati a creare un sito web dove i consumatori possano confrontare i costi di tutte le banche del loro Paese. «Aumentando la concorrenza, i prezzi scenderanno», assicura il commissario europeo al mercato interno Michel Barnier. Il commissario è stanco di aspettare che le banche trovino da sole il modo per andare incontro ai consumatori. Anche perché finora i numeri dimostrano che non lo hanno fatto «Abbiamo avuto risultati deludenti dall’ autoregolamentazione, e quindi abbiamo deciso di intervenire», ha spiegato Barnier ieri da Bruxelles, insieme al commissario ai consumatori Tonio Borg, convinto che le banche adottino «strategie per impedire ai consumatori di cambiare istituto». Un’ affermazione pesante, nella quale molti correntisti si riconoscono. Tre gli ambiti d’ intervento della nuova direttiva. Primo: assicurare che tutti gli europei abbiano un conto bancario di base, e per questo la Commissione chiede agli Stati «di garantire questo diritto», così come garantiscono il rilascio di una carta d’ identità. Le banche non avranno più scuse per negare l’ apertura di un conto e lo Stato dovrà garantire che almeno un istituto per ogni Paese dia un conto corrente anche a chi non può permettersi di sostenere spese bancarie, quindi riducendo i costi al massimo o concedendolo gratuitamente. Secondo: le tariffe di un conto devono essere trasparenti, le banche avranno quindi l’ obbligo di pubblicare un opuscolo con tutti i costi dei maggiori servizi e commissioni, nonchè i costi di chiusura del conto, spesso introvabili. E gli Stati dovranno creare un sito web indipendente dove pubblicare tutte le tariffe delle banche in modo da rendere semplice il confronto per il consumatore. Terzo: il cambio di banca deve essere semplice e rapido, la Commissione stabilisce un massimo di 15 giorni per compiere l’ operazione, e chiede di garantire che tutte le domiciliazioni siano trasferite automaticamen te nella nuova banca, qualora un cliente decida di cambiare istituto. Oggi l’ operazione riesce solo nel 19% dei casi: «Deve essere facile trasferire tutte le operazioni, altrimenti si scoraggiano i clienti dal cambiare banca», ha detto il commissario ai consumatori Borg. Per Bruxelles grazie alla nuova normativa, i costi di un conto corrente scenderanno: oggi si va dai 250 euro all’ anno dell’ Italia ai 42 euro dell’ Olanda. Per il Codacons la direttivaUe non basta: vanno eliminate «per legge le gabelle più anacronistiche, a cominciare dall’ abolizione delle commissioni di istruttoria veloce», e Adusbef e Federconsumatori sollecitano anche «la portabilità dei conti correnti da una banca all’ altra in 30 giorni.

sara terzani

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