28 Gennaio 2009

Consumatori più fiduciosi’ ma non nel Nord est

LO STUDIO PER RILANCIARE ordinativi e consumi le imprese devono abbassare i prezzi.  Ad evidenziarlo è il Codacons che commenta così l’indagine del centro studi di Confindustria in base alla quale «la produzione industriale scende in gennaio dell’11,8% sullo stesso mese del 2008. E a dicembre dell’11,2%. Percentuali, dice l’organizzazione dei consumatori, «che pur registrando un evidente crollo della produzione, sono fin troppo ottimistiche, considerato che secondo gli ultimi dati ufficiali Istat, relativi a novembre, la produzione era crollata del 12,3%. Dubitiamo – aggiunge – che da allora le cose possano essere migliorate. Per non parlare dei dati Istat relativi al fatturato (-13,9% a novembre su base annua) e agli ordinativi (-26,2% su base annua). Se gli ordinativi a novembre calano del 26,2% temiamo che a dicembre la produzione non possa essere andata meglio di novembre».  Per il Codacons «le imprese, per uscire dalla crisi, anche grazie ad incentivi statali, dovrebbero investire in ricerca. Solo con nuove innovazioni tecniche potranno abbassare i costi e rendere i loro prodotti più convenienti, aumentando in tal modo la loro competitività e contribuendo a rilanciare i consumi delle famiglie italiane». Intanto, secondo l’Iase, la fiducia dei consumatori è in recupero nel mese di gennaio anche se il Nord-Est fa eccezione. L’indice, secondo l’istituto, sale a 102,6 da 99,6 di dicembre, tornando in prossimità dei valori dello scorso settembre. L’indice relativo alle opinioni sul quadro economico generale aumenta da 68,5 a 74,9 e quello relativo al quadro personale sale da 114,7 a 116,9. Migliorano anche le percezioni sul quadro corrente e l’indice relativo al complesso delle attese a breve termine. Tra le principali variabili, recuperano soprattutto i giudizi sul mercato dei beni durevoli: in particolare, recuperano le intenzioni di acquisto dell’auto (da -172 a -169) e quelle relative all’acquisto o alle spese di manutenzione straordinaria delle case. In miglioramento sono anche le valutazioni sulla situazione economica del Paese. In questa fase, avverte però l’Istituto, è possibile che le opinioni dei consumatori siano influenzate positivamente dalle minori tensioni che emergono dal lato dei prezzi: continuano infatti a ridimensionarsi sia i giudizi sugli aumenti registrati negli ultimi 12 mesi sia le previsioni a breve termine.
 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this