6 Settembre 2004

Consumatori: ogni famiglia paga 2.800 euro all`anno





ROMA Auto mia quanto mi costi. Solo tra tasse e «balzelli» ogni famiglia italiana spende ogni anno per la vettura di casa 2.800 euro, che diventano però circa 3.600 se si aggiunge anche il costo dell`assicurazione rc auto. A fare i conti è l`Intesa dei consumatori secondo cui ammontano ad «oltre 59 miliardi i balzelli vari che gravano ogni anno sugli utenti dei trasporti privati», compresi cioè non solo le automobili ma anche i ciclomotori.
La voce più consistente è quella dell`Iva, le accise e le imposte di fabbricazione dei carburanti. Ogni anno, in base ai calcoli di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, la spesa complessiva è di circa 32,7 miliardi di euro. A ciò si aggiunge l`Iva sull`acquisto dei veicoli e degli eventuali accessori (8,3 miliardi di euro). Le tasse automobilistiche su auto e moto (praticamente l`ex bollo) pesano sulle tasche degli italiani per 5,4 miliardi totali, mentre l`Iva sulla manutenzione dei mezzi e degli pneumatici ammonta a 4,9 miliardi di euro. Se insomma non bastasse l`impennata del prezzo della benzina a scoraggiare le famiglie all`uso dell`auto, continuano i consumatori, ci pensano le tasse ad assottigliare i portafogli. «Mentre il 75% delle famiglie, il cui reddito annuo non supera i 20.000 euro, è costretto ad indebitarsi per sopravvivere – affermano – i costosissimi balzelli che gravano su auto e moto costringono gli italiani a spendere ogni anno il 5,4% delle proprie entrate per finanziare i propri spostamenti». A ciò si aggiungono l`assicurazione rc auto, pari in media a 795 euro l`anno, e le spese legate all`introduzione del nuovo codice della strada. Secondo i consumatori «il pirotecnico ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi» ha infatti «scavato una voragine nelle tasche degli italiani spillando 600 milioni di euro tra giubbotti catarifrangenti (400 milioni) e patentino per i ciclomotori (200 milioni)».
Oggi intanto partirà l`offensiva al caro-prezzi annunciata dal ministro Marzano, che ha convocato gli enti locali per mettere a punto un «protocollo» con cui contenere i rincari dovuti anche al caro-petrolio.
«Successivamente – ha spiegato – avrò un altro incontro con le associazioni di categoria». La strategia del governo va dall`ipotesi di un`intesa con la grande distribuzione per congelare gli aumenti in cambio di una maggiore flessibilità su orari e periodi di saldi (ipotesi però contrastata dai commercianti al dettaglio). Si punta anche su un basket, un paniere di 50-60 prodotti da tenere sotto stretta osservazione perchè sono i più utilizzati dalle famiglie a medio-basso reddito e si fa affidamento sulla «moral suasion» da esercitare sulle Regioni e sugli enti locali perchè, nelle materie di loro competenza, alzino più barriere possibili contro l`ondata dei rincari.
Sul`ipotesi di un intervento sulle accise dei carburanti, invece, il ministro ha confermato di aver «chiesto una riunione dei ministri europei dell`energia». Per livellare verso il basso i prezzi dei carburanti in autostrada, il ministro ribadisce che «ci saranno cartelli con esposti i prezzi sui vari tratti», non solo all`interno delle singole aree di servizio. Lo scopo, precisa, è quello di arrivare «ad uno stesso prezzo» ovviamente spinto al ribasso dalla concorrenza.
In altri Paesi presso la grande distribuzione c`è la commercializzazione della benzina, e in generale a prezzi più bassi. «Quindi – nota Marzano – l`ipotesi di consentire alla grande distribuzione anche di avere pompe di benzina, mentre i piccoli possano avere altro shopping, è un`ipotesi che stiamo esaminando».

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