26 Marzo 2002

Consumatori e cittadini contro il nuovo deposito di scorie nucleari

Consumatori e cittadini contro il nuovo deposito di scorie nucleari. Il Codacons attacca l?Enea. A scatenare la dura protesta dell?associazione dei consumatori è la notizia della possibile localizzazione a Tarquinia, Tuscania e Montalto di Castro di un centro per la raccolta dei residui radioattivi. ?Si tratta delle scorie nucleari provenienti dall?attività delle centrali della provincia di Latina e dai laboratori di ricerca dello stesso Ente per l?energia e l?ambiente. È assurdo trasportarle in luoghi a forte vocazione turistica e a particolare rilevanza ambientale come questi?, ha dichiarato al Velino il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. ?Assurdo e provocatorio – ha aggiunto Rienzi – perché contrario al principio di divisione dell?inquinamento. Gli abitanti di questo territorio hanno già pagato un prezzo piuttosto salato con la presenza di ben due centrali elettriche a poca distanza l?una dall?altra?. In discussione, secondo il presidente dell?associazione per la tutela dell?ambiente e dei consumatori, sarebbero i criteri e le metodologie di individuazione dei siti di deposito: ?Si devono garantire alla popolazione di Tarquinia, Tuscania e Montalto di Castro livelli di sopravvivenza accettabili e per questo vogliamo fare chiarezza sui motivi che inducono a ritenere il territorio dei comuni interessati compatibile per il deposito di scorie nucleari. Qualora non venisse alcuna risposta siamo pronti ad agire davanti al Tar come prescrive la legge a tutela dei nostri diritti?. Ma dall?Enea arriva una chiara precisazione: ?Il nostro è un ente di ricerca che per incarico del ministero delle Attività produttive ha messo a punto nel 2000 una mappatura di siti assolutamente incompatibili ad accogliere i residui dell?attività nucleare nel nostro paese?, ha dichiarato al VeLino il responsabile per le relazione esterne dell?Enea, Elisabetta Pasta, che ha aggiunto: ?Un?indagine territoriale a esclusione che non corrisponde alla localizzazione di depositi, che spetta al governo e soprattutto alla conferenza Stato-regioni?. ?La task force dell?Enea – ha aggiunto Pasta – ha preso in considerazione le condizioni specifiche del territorio regionale: l?analisi dell?attività sismica, le condizioni idrogeologiche e anche quelle legate alla distribuzione della popolazione e alle vie di comunicazione; per la localizzazione dei depositi sarà necessaria una ulteriore verifica a scala più dettagliata accompagnata da criteri rigorosi per la progettazione attraverso la metodologia di tutela della sicurezza più opportuna?.

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