25 Luglio 2007

Consumatori contro banche L`accusa: hanno lucrato oltre 5 miliardi con i tassi



Le banche hanno ignorato le norme sulle liberalizzazioni, in particolare quelle sulla simmetria dei tassi d`interesse, e continuano a lucrare sulla pelle dei risparmiatori. Sono reclami di fuoco quelli raccolti da alcune associazioni dei consumatori: lamentele che vanno dalla portabilità dei mutui (sempre difficile) alla cancellazione dell`ipoteca, all`asimmetria, appunto, dell`applicazione del costo del denaro. In un anno i reclami raccolti da Adusbef, Federconsumatori e Adoc sono stati 17mila. Le banche avrebbero dunque di fatto ignorato le norme sulle liberalizzazioni emanate lo scorso giugno. Gran parte delle lamentele riguardano la mancata applicazione delle regole sulla simmetria dei tassi: in tutto, fanno sapere Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc, 14.711 rilievi per un lucro indebito pari a 5,3 miliardi di euro, circa 500 euro a famiglia. Seguono le doglianze su portabilità dei mutui (2.507), cancellazione dell`ipoteca (522) e penale sui mutui (347). “In un anno“, ricorda il presidente dell`Adusbef, Elio Lannutti, “la Bce ha alzato il costo del denaro cinque volte. Le banche hanno tempestivamente adeguato il costo di mutui, prestiti personali, fidi e finanziamenti senza adeguare minimamente i tassi sui depositi. In questo modo hanno realizzato un lucro indebito pari a 5,3 miliardi di euro. E per questo abbiamo presentato alla Procura della Repubblica ben 104 esposti per truffa e appropriazione indebita“. “Non c`è differenza tra banche grandi e piccole“, ha aggiunto Lannutti, che ha puntato il dito contro la Banca d`Italia: “Anzichè vigilare, va a braccetto con le banche. Draghi invece dovrebbe mandare le ispezioni e mi auguro che dia un segnale di discontinuità“. DENARO PIU` CARO, MA SOLO PER I RISPARMIATORI Per quanto riguarda la simmetria dei tassi, il decreto Bersani obbligava le banche a un adeguamento automatico dei tassi bancari, sulla base delle variazioni stabilite dalla Bce: in un anno, hanno spiegato le associazioni dei consumatori, a fronte dei cinque aumenti del costo del denaro, le banche italiane hanno aumentato tempestivamente il costo del denaro sui mutui e finanziamenti, ma non i tassi sui depositi. “Dopo un anno il decreto risulta disatteso dalle banche“, ha detto Roberto Tascini, della segreteria nazionale dell`Adoc, precisando che “il mancato adeguamento dei tassi attivi ha inciso sui nuclei familiari per 500 euro nell`arco di un anno“, penalizzando soprattutto le fasce medie. Dalle banche, inoltre, ha aggiunto, arrivano risposte “elusive ed evasive“ anche per il secondo decreto Bersani. “Sembra la Repubblica delle Banche: a loro tutto è consentito“, ha commentato Lannutti, ricordando che l`Adusbef ha già presentato 104 esposti alle Procure della Repubblica per truffa e appropriazione indebita: in Italia, ha fatto un esempio, su un mutuo di 100mila euro, un cittadino paga 27mila euro in più alla fine. Le denunce della Banca d`Italia, quindi, vanno bene, ma non bastano: “Bisogna andare oltre, verificare, controllare e mettere fine a questa situazione“, ha detto il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, ricordando che costi bancari e tassi più elevati hanno pesato sulle imprese, con una ricaduta sui costi per i cittadini. Un`iniziativa concreta è stata annunciata dal Codacons. “Le banche continuano a fare i loro comodi e bisogna punirle“, ha detto il presidente Carlo Rienzi, annunciando che l`associazione ha aperto un indirizzo email ([email protected]), al quale i consumatori potranno segnalare gli imbrogli degli istituti di credito: sulla base delle segnalazioni, verrà fatta periodicamente una “graduatoria di inaffidabilità“ delle banche e ogni anno verrà presentato un libro bianco.






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