Consumatori arrabbiati in un anno prezzi in salita per colpa del petrolio
- fonte:
- la Repubblica
GLI aumenti dei prezzi dei carburanti, dovuti sia ai rincari sui mercati internazionali del petrolio e dei prodotti raffinati, sia al peso crescente delle imposte, sono stati calcolati dall’ Istat intorno al 15-20 per cento rispetto allo scorso anno. La corsa dell’ inflazione è arrivata a segnare ad agosto il +3,2% rispetto allo stesso mese del 2011; una fiammata causata proprio dall’ impennata dei carburanti. Infatti se si considera il solo indice dei prezzi al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi (la cosiddetta inflazione di fondo o “core”), il dato di agosto si sgonfia e scende al +2,1% sull’ agosto del 2011. Oltre un punto percentuale di differenza tra un carrello della spesa fatto di beni e servizi con o senza l’ automobile. Rispetto a dodici mesi fa la benzina è quindi cresciuta del 15,1%, e il gasolio del 17,5%. Numeri che hanno velocemente depresso il mercato al punto da far scendere nei primi mesi del 2012 di quasi un quarto i consumi di carburanti nel nostro Paese. E proprio per gridare contro questi aumenti ormai insostenibili se sommati alla Rc auto e ai costi generali di manutenzione di un veicolo, e per chiedere a gran voce un taglio delle accise, si sono mossi ieri i consumatori. Con la divisa a righe e palla al piede, tipici dei carcerati di una volta, si sono presentati davanti a Montecitorio, i responsabili di alcune associazioni dei consumatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA +3,2%
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