Condanne sino a 4 anni ai vandali della Barcaccia
-
fonte:
- Il Messaggero
LO SFREGIO R O M A Bombe carta, fumogeni e alcool a fiumi. Le strade del Tridente sommerse da un tappeto di bottiglie di vetro. Per un’intera giornata – nel febbraio 2015 – migliaia di tifosi olandesi avevano messo a ferro e fuoco piazza di Spagna, danneggiando anche la fontana della Barcaccia. Ieri, a distanza di 6 anni, per quel pomeriggio di follia urbana, sei ultrà sono stati condannati con pene fino a 4 anni. Nessuno, invece, pagherà per i danni alla fontana, sommersa dai rifiuti e scalfita dai petardi e dagli oggetti di ogni tipo lanciati contro la polizia. In quasi seimila erano giunti da Rotterdam per seguire la squadra del cuore, il Feyenoord, impegnata nei sedicesimi di finale di Europa League contro la Roma. Per due giorni i tifosi avevano invaso il centro storico terrorizzandoturisti ecommercianti e ingaggiando duelli con le forze dell’ordine GLI SCONTRI I primi tafferugli avvengono il 18 febbraio 2015. Centinaia di tifosi ubriachi stazionano in piazza Campo de’ Fiori poi si scagliano contro le forze dell’ordine intervenute per riportare lacalma. 33 tifosi olandesi vengono fermati, 23 arrestati. Ma è solo l’antipasto di quello che accadrà il giorno successivo. Il match è previsto per le 19 e a piazza di Spagna vengono convogliati i tifosi che dovranno andare allo stadio Olimpico. Il piano, predisposto dalle autorità, prevede il trasporto con dei pullman da piazza delle Canestre. Ma l’attesa e l’alcool che scorre a fiumi trasformano il Tridente prima in una latrina a cielo aperto e poi in un campo di battaglia. Le forze dell’ordine sorvegliano gli hooligan olandesi a distanza cercando di contenerli. Ma quando cercano di convogliarli verso i bus, succede il caos. I più facinorosi iniziano a lanciare di tutto: bottiglie, petardi, bombe carta. In pochi istanti piazza di Spagna si trasforma in un’area di guerriglia. farne le spese – oltre ai poliziotti feriti – è anche la fontana della Barcaccia, appena restaurata. L’opera del Bernini è invasa dalla spazzatura e danneggiata in alcune partidall’esplosione dei fumogeni e delle bomba carta lanciate dai supporter olandesi. Il pomeriggio di follia si conclude con l’arresto di sei tifosi olandesi, incastrati anche dalle immagini video: Van Oeveren Leendert Johan, difeso dall’avvocato Giovanni Ferrari, Akkerman Wouter David, Koster Nathaniel, Molkenboer Robert, Van de Ven Youri, e Van Oeveren Renè, tutti difesi dall’avvocato Roberto Spadoni. sei vengono accusati di radunata sediziosa, resistenza a pubblico ufficiale aggravata per aver «lanciato numerose bottiglie e grossi petardi verso il personale delle forze dell’ordine in servizio», come si legge nel capo di imputazione. due di loro, Akkerman e Molkenboer, viene anche contestato il reato di lesioni per aver preso a calci e pugni tre poliziotti causando lesioni giudicate guaribili in tre giorni. «Erano un migliaio e ci lanciavano contro di tutto.Una pioggia di bottiglie, petardie fumogeni». IL PROCESSO Nel corso del processo, gli agenti di polizia in servizio hanno ricostruito gli attimi di follia di quel pomeriggio, che si trasforma in un vero e proprio caso diplomatico tra l’Italia e l’Olanda sotto accusa per il comportamento dei suoi cittadini. Le immagini della fontana di piazza di Spagna ricoperta dai rifiuti fanno il giro del mondo. La mappatura delle scheggiature della fontana della Barcaccia evidenzia 110 scalfiture. danni vengono definiti dalla Sovrintendenza «irreparabili», ma dall’Olanza vengono pormosse diverse iniziative di raccolta fondi per il restauro. prendere posizione è anche il vice presidente della commissione europea, Frans Timmermans, olandese e romanista, che chiede la «linea dura contro le azioni di chi si definisce tifoso del Feyenoord». Proprio come i 6 finiti a processo a piazzale Clodio. Nei loro confronti il pm Marcello Cascini aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione. giudici della V sezione collegiale, presieduta da Claudio Politi, hanno però condannato a 4 anni solo i due tifosi arrestati per resistenza aggravata e lesioni. Mentre gli altri quattro tifosi arrestati per il reato di resistenza aggravata sono stati condannati a 3 anni e 8 mesi. Assoluzione invece dal reato di radunata sediziosa. giudici inoltre hanno disposto 3.000 euro di indennizzo al Codacons che – a differenza del Comune di Roma – si è costituito parte civile nel processo. Sempreper gli stessi fatti, in Olanda erano stati processati altri 44 tifosi, individuati dalle autorità olandesi. Lapena più alta- 18 mesi di carcere era stata inflitta a un ventunenne che aveva lanciato una bomba carta contro un poliziotto italiano. La maggioranza degli imputati, invece, era stata condannata a scontare tra le 150 e le 200 ore di lavori socialmente utili. Ai 44 tifosi venivano contestati solo gli scontri contro le forze dell’ordine italiane. distanzadi sei anni, insomma, nessuno ha mai pagato per il danneggiamento allaBarcaccia Marco Carta © RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SPORT