19 Marzo 2008

Condanna per il Comune di Firenze

IL COMUNE di Firenze è stato condannato al pagamento delle spese legali a favore di un cittadino che ha fatto ricorso per una multa elevata dal personale Ataf. La clamorosa, storica sentenza 1616, del 6 marzo, porta la firma del giudice di pace Agostino Virzì, che, oltre a ribadire l`illegittimità delle contravvenzioni fatte dal personale Ataf, ha fatto di più: condannando l`amministrazione al rimborso delle spese, che nel caso di sanzioni amministrative, vengono invece compensate (ovvero ognuno paga per sé, anche in caso di accoglimento del ricorso). Il Comune dovrà dunque pagare 100 euro di spese legali, oltre oneri di legge. Un esborso simbolico, ma che rappresenta un precedente importante. Il ricorso, vinto dall`avvocato Silvia Bartolini (nella foto piccola), presidente regionale del Codacons, è per un cittadino fiorentino al quale, il 27 maggio 2007, era stata elevata una multa dal personale Ataf per aver transitato, in piazza Stazione, sulle corsie preferenziali. Il giudice di pace, nella sentenza, scrive “che il conferimento delle funzioni da parte del Comune agli agenti ausiliari Ataf, non inquadrato negli organi della Polizia stradale ai sensi dell`articolo 12 del codice della strada, sia preordinato all`impossibilità della contestazione immediata, che non viene mai effettuata dai predetti agenti ausiliari, con motivazioni stereotipe per tutti i verbali quali `per non arrecare intralcio alla circolazione dei veicoli in transito sulla corsia` come nel caso di specie“. “Ciò – si legge ancora nella sentenza – a parere del giudicante equivale a una istituzionale rinuncia alla contestazione immediata nei casi in cui ciò sia possibile, eludendo tale scelta, per un verso ex ante il precetto legislativo al riguardo e il diritto di difesa costituzionalmente garantito, e, per un altro verso, non consentendo di verificare le situazioni in cui la contestazione immediata sia realmente impossibile“. In sostanza, spiega l`avvocato Bartolini, “il giudice ha stabilito che, visto che il personale Ataf per legge non può fare la contestazione immediata delle contravvenzioni, il Comune si comporta in modo “subdolo“ violando scientemente la legge inserendo nei verbali motivazioni stereotipate, che sono solo scuse, ingiustificate“. “Il Comune – sottolinea Silvia Bartolini – persevera nell`illegittimo comportamento, nonostante le diverse pronunce di accoglimento dei ricorsi in tema di contravvenzioni fatte dal personale Ataf. E persevera con una pervicacia inaudita, sperperando i soldi pubblici, visto che deve anche corrispondere le spese legali“. “TUTTO CIÒ – insiste l`avvocato Bartolini – conferma l`inchiesta che ha indicato Firenze capolista nella graduatoria delle infrazioni comminate per cittadino con ben 117 Euro“. “Mi auguro che con questa sentenza – conclude la presidente di Codacons – il Comune decida di cambiare registro smettendo di vessare i cittadini, anche per non gravare ulteriormente sulle tasche dei poveri contribuenti“.

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