CONCORSI: MIGLIAIA DI LAUREATI BEFFATI DALL’ENEA
Beffa per migliaia di laureati che avevano presentato domanda per partecipare al concorso per 120 posti come funzionario Enea. Il bando di tale concorso prevedeva che i candidati sarebbero stati “tempestivamente informati delle modalità di svolgimento” dell’apposita prova preselettiva, senza specificare né i mezzi di informazione di cui l’amministrazione si sarebbe avvalsa ai fini della pubblicazione del relativo avviso, né la data di pubblicazione dello stesso.
Insomma, per avere la “tempestiva informazione” promessa dal bando, gli aspiranti candidati avrebbero forse dovuto acquistare tutti i giorni, per mesi, la Gazzetta Ufficiale – e guai a perdersene una – nella speranza di imbattersi in quella giusta! Ciò solo perché l’ENEA ha deciso – chissà per quali ragioni – di non aggiungere al bando un paio di righe in cui specificare i mezzi di informazione e la data della pubblicazione di tale avviso, prassi questa in vigore in tutte le amministrazioni.
In data 5 ottobre 2010 è stato pubblicato, all’insaputa di migliaia di candidati, un avviso sulla GU con cui si rendeva nota la data (15 ottobre 2010, ossia 10 giorni dopo!!!) ed il luogo di svolgimento della prova preselettiva, avviso pubblicato il giorno precedente sul sito internet dell’Enea.
E’ così che migliaia di candidati, ignari di tale avviso, non hanno potuto partecipare alla predetta prova preselettiva e si sono visti esclusi dal concorso per il quale avevano fatto regolare domanda di partecipazione.
Per comprendere la gravità di questa vicenda, vale la pena ricordare come per tutti i concorsi il bando ha cura di indicare il numero e la data della GU in cui sarà resa nota la data ed il luogo di svolgimento delle prove, garantendo così quelle esigenze di certezza e par condicio tra i candidati, che sono il fondamento stesso delle procedure preselettive.
A tutela di tutti i soggetti tagliati fuori illegittimamente da tale concorso, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiarire chi abbia saputo del concorso, da chi sia stato avvertito e quanti si siano presentati.
L’associazione ha deciso inoltre di promuovere una apposita azione legale innanzi al TAR del Lazio, al fine di chiedere e ottenere l’annullamento di tali prove selettive e la successiva ripetizione delle stesse.
Chiunque fosse interessato a tale ricorso può inviare una mail – con urgenza poiché il termine per ricorrere è molto breve – all’indirizzo [email protected] e seguire le istruzioni che verranno inviate in automatico.
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