24 Gennaio 2012

Concordia, pompaggio non prima di sabato Schettino, giovedi il test tossicologico

Concordia, pompaggio non prima di sabato Schettino, giovedi il test tossicologico

ISOLA DEL GIGLIO – La ricerca dei 23 dispersi e l’ operazione di recupero del carburante della Costa Concordia procedono ormai in parallelo. Una settimana fa, il ministro dell’ Ambiente Corrado Clini aveva spiegato a Camera e Senato che per pompare le oltre 2300 tonnellate di carburante stipate nella nave naufragata al Giglio si sarebbe dovuto attendere la conclusione delle ricerche dei passeggeri mancanti all’ appello. Ma le ridottissime speranze di trovarne qualcuno ancora in vita e il crescente timore di un distastro ambientale hanno determinato il cambio di strategia. Anche oggi, alle 7 circa, i palombari dei Consubin sono entrati in azione per piazzare micro-cariche in grado di aprire un varco verso il ponte 3 della nave. Ma è anche iniziata la fase preparatoria del pompaggio del carburante, per il quale bisognerà attendere almeno sabato, come ha spiegato il prefetto Franco Gabrielli, , commissario delegato all’ emergenza al Giglio, durante il briefing quotidiano. Una volta avviata l’ operazione, si andrà avanti 24 ore su 24. Sul fronte delle indagini, si apprende che l’ esame tossicologico su capello e urine del comandante Schettino non è ancora stato effettuato: il test avrà luogo giovedi 26 gennaio presso l’ Istituto di Medicina legale della Cattolica di Roma. Ad oggi, il bilancio del disastro è di 15 i morti accertati e 23 dispersi, nove le persone identificate, sei da identificare (tre uomini e tre donne). Dati anche questi forniti dal prefetto Gabrielli. Dall’ Ungheria giunge il rammarico del ministero degli Esteri magiaro per lo "spiacevole episodio" della donna spacciatasi per la madre di una passeggera scomparsa: si trattava di una imbrogliona. Budapest ha informato Roma del caso, ma resta il mistero della donna ungherese scomparsa, della quale non è stata ancora rivelata l’ identità. Gli ungheresi a bordo della Costa Concordia erano 12: dieci si sono salvati, morto il violinista Sandor Feher, manca all’ appello la donna scomparsa. Durante il briefing, il prefetto Gagrielli ha spiegato che stamattina è iniziata la preparazione alla operazione pompaggio. "Alle 8 il pontone meloria si è posizionato in prossimità dello scafo e sono iniziate le operazioni di immersione che preluderanno poi all’ attività vera e propria di rimozione – ha annunciato il commissario -. Queste operazioni vengono svolte solo di giorno, poi quelle di pompaggio si svolgeranno h24. Credo che il pompaggio inizierà ragionevolmente non prima di sabato". Gabrielli ha precisato che la prima parte del pompaggio riguarderà "sei cassoni, che contengono il 50% dell’ intero carburante". Considerata l’ esperienza dello stesso Gabrielli e degli esperti del suo dicastero, il ministro dell’ Ambiente, Ruggero Clini, si dice convinto che il disastro ambientale, "il rischio più grave", sarà evitato. "Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza – ha spiegato Clini a margine di un convegno sull’ auto elettrica a Milano -, il commissario che abbiamo nominato è bravissimo e sta estendo in maniera direi perfetta l’ emergenza. E noi stiamo aiutando i lavori in corso con i nostri esperti e con i nostri mezzi. Per questo credo che si riesca ad evitare il rischio più grande che è quello della perdita del carburante. Comunque, siamo in buone mani". Rientrato anche l’ allarme per la chiazza oleosa materializzatasi sulla superficie del mare al largo dell’ Isola del Giglio, ampia 200 metri per 300. "Allo stato riteniamo che possa essere un idrocarburo leggerissimo, frutto di un lavaggio sulle zone anche interne" della nave, il commento del commissario Gabrielli. "E’ escluso che sia di carburante – rassicura il sindaco Sergio Ortelli -. Ieri sono state fatte brillare diverse cariche e dai varchi aperti sullo scafo sono usciti liquidi interni. Nella nave ci sono olii, saponi, disinfettanti e altro. La situazione però è sotto controllo, non c’ è allarme, le panne stanno arginando la chiazza ed è già stata avviata la bonifica a opera di castalia". Anche Ortelli rileva che "l’ avvento della struttura commissariale ha dato una svolta dal punto di vista del coordinamento". A riferire del test tossicologico del comandante Schettino giovedi 26 gennaio è invece Carlo Rienzi, presidente del Codacons. L’ avvocato ha parlato uscendo dalla Procura di Grosseto, dove questa mattina si è recato in rappresentanza dell’ associazione dei consumatori, accompagnato da un consulente, richiedendo l’ attivazione degli esami. In particolare, il Codacons ha chiesto alla magistratura che l’ esame riguardi anche la presenza di alcol nell’ organismo di Schettino e, quindi, occorrerebbe procedere a un prelievo di sangue. La richiesta è stata respinta dalla Procura, il Codacons ha annunciato per oggi pomeriggio la presentazione di un’ istanza formale. Da Bruxelles giunge un giudizio positivo sull’ indagine in corso sul disastro della Costa Concordia. E’ il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, a riferire al Parlamento europeo di un accertamento "condotto in modo molto professionale da parte delle autorità italiane. Questo ci rende lieti. In ballo – ha osservato Kallas – c’ è anche una questione di etica della navigazione e trasporto marittimo. E’ ovvio che il comandante deve abbandonare per ultimo la nave. Questa è una norma che c’ è da sempre ed è la norma logica da seguire. Su questo le indagine ci spiegheranno cosa è accaduto". Kallas ha affrontato anche il capitolo sicurezza delle navi passeggeri. "Siamo molto attivi nel voler introdurre delle norme più severe e complete" ha affermato il commissario Ue, sottolineando la necessità di una riflessione sulla dimensione delle navi da crociera. "Se le navi sono costruite seguendo le regole di progettazione stabilite dalla Convenzione Solas, adottata dopo il naufragio del Titanic, non possiamo dire che la questione delle dimensioni delle navi sia legata alla sicurezza" ha premesso Kallas, aggiungendo che "però si tratta di una questione che va sicuramente analizzata, su questo non ci piove". Perché, ha continuato, "se pensiamo al buon senso, se ci chiediamo se c’ è un problema, come facciamo ad evacuare tutte queste persone", allora la questione delle dimensioni delle navi va "valutata".

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