Concordia, no agli 11mila euro
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fonte:
- il Tirreno
un giudice di varese non ha accettato il mini-risarcimento per un giovane.
ISOLA DEL GIGLIO «Finalmente anche la giustizia italiana riconosce come gli 11mila euro proposti da Costa Crociere ai passeggeri della Concordia come indennizzo per il naufragio del Giglio rappresentino una elemosina». È il comunicato del Codacons, il cooordinamento delle associazioni per la difesa dell’ ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ribadisce quanto l’ associazione stessa ha sempre sostenuto dopo la prima offerta da parte della Costa Crociere in seguito al naufragio del 13 gennaio scorso. «Finalmente i magistrati danno ragione a quanto abbiamo sostenuto da subito, cioè che si trattasse di una cifra irrisoria e assolutamente non proporzionata al danno subìto dagli oltre 4mila passeggeri della Concordia». Il giudice tutelare del tribunale di Varese, infatti, ha negato ai genitori di un ragazzo minorenne presente sulla nave al momento del disastro, l’ autorizzazione ad accettare per conto del figlio la transazione proposta da Costa Crociere. Troppo pochi quegli 11mila euro per chiudere lì la faccenda. Scrive il giudice Giuseppe Buffone motivando la sua decisione : «Questo giudice tutelare reputa che non sussistano sufficienti elementi per autorizzare la transazione. La somma, infatti, va a coprire “tutti i danni” sofferti dai minori e, quindi, anche quelli non patrimoniali. Vi è, però, quanto a questi ultimi, che un evento traumatico, quale quello oggetto di autorizzazione, ha evidente vocazione plurioffensiva, non solo in senso soggettivo (più danneggiati), ma anche in senso oggettivo (più beni giuridici lesi). In altri termini, nel filtro del risarcimento, deve tenersi conto: delle sofferenze soggettive (orbitanti nel concetto di “danno morale”) e dell’ eventuale danno biologico (anche meramente psichico)». «Il Tribunale riconosce quindi ufficialmente ciò che il Codacons ha sempre sostenuto – è il comunicato dell’ associazione – il vergognoso indennizzo da 11mila euro proposto da Costa Crociere e avallato da alcune associazioni dei consumatori con il sostegno della Confindustria, è assolutamente insufficiente e inidoneo a risarcire tutti i danni, oggettivi e soggettivi, subiti dai passeggeri della Concordia, e rappresenta un beneficio più per la compagnia di navigazione che per i viaggiatori». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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