Concordia, la scatola nera trasloca in Liguria

NUOVO trasferimento per la ormai più famosa «scatola nera» del mondo, quella della nave da crociera Costa Concordia, naufragata davanti all’ isola del Giglio, il 13 gennaio scorso. Dalla Capitale fino in Liguria. L’ incidente probatorio per la duplicazione e la decrittazione del sistema Vdr ( nella foto ), infatti, proseguirà nei locali dell’ industria Oto Melara, a La Spezia. dove è stato trovato l’ ambiente idoneo alla duplicazione delle memorie digitali del Voyage data recorder (Vdr) della nave e di altre componenti informatiche. Le operazioni, in programma per domani, consisteranno nell’ estrapolazione e nello scarico dei dati contenuti nella scatola nera e i periti del gip hanno individuato un ambiente fisicamente idoneo, isolato da interferenze elettromagnetiche. Questa attività ? che si svolge con una riunione di periti e consulenti ? era prevista il 27 marzo scorso nei locali dell’ Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) a Roma, ma venne rinviata, ma fu poi rinviata. La duplicazione si svolgera con l’ ausilio dei tecnici della ditta tedesca titolare del software informatico per il suo funzionamento, mentre, come noto, i periti del gip di Grosseto sono affiancati dal Gruppo antifrodi telematiche (Gat) della Guardia di finanza, che ha in custodia parte della ?scatola nera’. UN’ ALTRA PARTE è custodita negli uffici giudiziari di Grosseto. Per quanto riguarda l’ inchiesta sul naufragio, infine, il Codacons ha accolto con soddisfazione il provvedimento del Tribunale del Texas, che ha posto sotto sequestro una nave del gruppo Carnival, come misura cautelativa a tutela del risarcimento chiesto dal figlio di una vittima del Giglio. Nave che peraltro è già stata dissequestrata. «E’ la prova che la giustizia americana funziona bene e velocemente ? ha spiegato il presidente Carlo Rienzi ?. Un provvedimento, quello del Tribunale del Texas, che ci fa ben sperare in vista della class action avviata a Miami».

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