Concordia, 50 domande ai periti per chiarire i misteri della tragedia
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fonte:
- la Repubblica
Concordia, 50 domande ai periti per chiarire i misteri della tragedia
DAL NOSTRO INVIATO GROSSETO – Cinquanta domande per capire cosa è successo la notte del 13 gennaio. I quesiti posti dal gip Valeria Montesarchio ai quattro periti non riguardano solo la scatola nera. L´intenzione è di analizzare molti aspetti del naufragio, con grande attenzione anche a quello che è avvenuto dopo lo scontro con lo scoglio delle Scole. E´ evidente la volontà di chiarire eventuali responsabilità della Costa e dei suoi dirigenti, non solo nella gestione dell´emergenza ma anche nella preparazione della nave e del personale a bordo. Il giudice per le indagini preliminari, davanti a 250 tra avvocati, periti e naufraghi riuniti al teatro Moderno, ha chiesto che siano affrontati temi che si possono raggruppare in quattro grandi filoni. La lettura della scatola nera, dove sono i dati su tutto quello che ha fatto la nave ma sono anche registrate le voci in plancia. Gli aspetti strutturali della Concordia, dalla resistenza delle paratie al funzionamento dei motori elettrici che si sono bloccati. Poi si vogliono valutare le procedure di sicurezza, in particolare sull´addestramento del personale della Costa e le modalità di intervento in caso di emergenza. Infine ci sono le manovre, non solo quelle fatte ma quelle che potevano essere messe in pratica per evitare al disastro o rimediare. Singoli punti particolarmente importanti sono quello che deve stabilire se era possibile scaricare dati dalla scatola nera e se questa poteva in qualche modo essere alterata, e quello sulle porte stagne. Funzionavano o non funzionavano? I periti avevano chiesto 120 giorni per rispondere ma la legge prevede un massimo di 3 mesi. Sono però ammesse delle proroghe, che probabilmente a giugno verranno richieste e concesse, tanto che la prossima udienza dell´incidente probatorio è fissata per il 21 luglio. Bruno Leporatti, che difende Francesco Schettino è soddisfatto dell´allargamento dei quesiti voluti dal gip. Ieri per lui è stata una giornata che ha segnato una piccola vittoria. E´ stata infatti accolta la sua proposta di escludere dalle parti offese associazioni di consumatori e ambientaliste (dal Codacons ad Sos Concordia fino alla Lipu). Restano invece a questo titolo nel procedimento il Comune del Giglio, la Regione, la Provincia di Grosseto, i ministeri dei Trasporti e degli Interni e la stessa Costa, anche se in un futuro potrebbe essere chiamata in causa come responsabile civile. Durante l´incidente probatorio l´avvocato Leporatti ha chiesto notizie ai pm riguardo al nuovo reato che sarebbe stato contestato a Schettino, quello dell´articolo 733 bis del codice penale, cioè “distruzione o deterioramento di habitat all´interno di un sito protetto”. Prevede una contravvenzione ed è stato introdotto nel 2011. La procura ha spiegato che in effetti l´iscrizione nel registro degli indagati di questa nuova imputazione risale ad alcuni giorni fa ma non ha specificato se riguardi anche gli altri 8 sotto inchiesta, cosa che appare probabile.
michele bocci
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