ROCCARASO. Il “trenino della neve“ giunge al capolinea. E lo fa in maniera eclatante recapitando 35 “avvisi“, in cui si annuncia la conclusione delle indagini dell`inchiesta di Roccaraso. Un finale che suscita scalpore non solo per il considerevole numero di indagati ma soprattutto per l`eccellenza dei nomi: l`onorevole Sabatino Aracu; l`ex presidente della Regione Giovanni Pace; gli ex assessori regionali Massimo Desiati e Mario Amicone; l`ex presidente del Castel di Sangro, Gabriele Gravina, oltre a dirigenti regionali sarebbero finiti tutti del “listone“ della Procura dell`Aquila. Della lista fanno parte anche imprenditori ed ex amministratori comunali di Roccaraso, avvocati, un commissario prefettizio e l`intero Cda della società di Trasformazione urbana (Stu) messa su, insieme al Comune, per gestire e realizzare le opere di urbanizzazione. L`inchiesta riguarda presunte irregolarità che sarebbero state compiute nelle istruttorie relative ai finanziamenti pubblici per la realizzazione di infrastrutture e di impianti sportivi legati allo svolgimento di una gara di Coppa del Mondo di sci sulle piste di Roccaraso. In particolare l`indagine ruoterebbe intorno al mega progetto “snow shuttle“ meglio conosciuto come “trenino della neve“. Un giro d`affari da 80-100 milioni di euro per un tunnel ferroviario dal paese fino agli impianti di sci dell`Aremogna, percorso da trenini capaci di trasportare circa 5.000 persone l`ora. Oltre a opere parallele, come parcheggi sotterranei, collettori fognari, strade e nuovi impianti di risalita. Tra gli interventi figurava anche il mega parterre che doveva ospitare l`arrivo delle gare della Coppa del mondo. Un`opera finanziata con fondi pubblici, ma mai portata a termine dopo la posa della prima pietra. Con l`avviso di garanzia fatto recapitare in questi giorni, la Procura dell`Aquila ha annunciato ufficialmente la conclusione delle indagini contestando ad ognuno dei 35 indagati il relativo capo d`imputazione. Dalla data della notifica del provvedimento gli indagati avranno 15 giorni di tempo per presentare, se lo vorranno, le proprie memorie difensive. Alla luce della consistenza delle prove che gli indagati produrranno, i magistrati inquirenti decideranno per chi chiedere l`archiviazione e per chi avanzare richiesta di rinvio a giudizio. Si diceva che questo è il terzo ed ultimo filone della maxi inchiesta sugli appalti sospetti di Roccaraso culminata con il suicidio in carcere dell`ex sindaco di Roccaraso Camillo Valentini. Domani è attesa la sentenza del primo processo in cui sono imputati il giudice Raffaele Maria De Lipsis, l`ex assessore di Roccaraso Gisella Valentini e il maresciallo dei carabinieri Mario Papili. Mentre per il 20 e 21 novembre sono previste altre due udienze preliminari in cui è imputato, tra gli altri, il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

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