2 Novembre 2020

«Con telelavoro e didattica a casa computer e tablet a caro prezzo»

L’ Unione nazionale consumatori ha elaborato i recenti dati Istat per stilare la classifica dei prodotti più rincarati. Mentre l’ Italia è in deflazione e in media a ottobre i prezzi scendono su base annua dello 0,3%, alcuni prodotti registrano rialzi a due cifre. A preoccupare maggiormente sono le speculazioni che gravano sui lavoratori in smart working e sugli studenti costretti alla didattica a distanza. Computer portatili palmari, tablet e computer desktop (apparecchi per il trattamento dell’ informazione) subiscono un balzo annuo del 12,4% (+1,3% su settembre scorso) collocandosi al terzo posto della classifica. Altri apparecchi per la ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini, come le cuffie con microfono, indispensabili per inar, meeting e per seguire le lezioni di casa, sono invece al quarto posto con un incremento del 10,2% e salgono del 4,4% in un solo mese, piazzandosi al sesto posto della top ten mensile. Monitor e stampanti (accessori per apparecchi per il trattamento dell’ informazione) sono poi al sesto posto e registrano un rincaro del 9,8% rispetto a ottobre 2019. In testa alla classifica annua, comunque, ci sono i pacchetti vacanza nazionali, +14,8%, dato indicativo di uno spostamento delle ferie rispetto ai mesi tradizionali estivi per via della pandemia. Al secondo posto della graduatoria la gioielleria, con un incremento del 12,7%. Ad allarmare l’ Unione nazionale consumatori ci sono anche i rialzi annui di frutta fresca, al quinto posto con +10%, tariffe amministrative al nono con +7,3%, e le spese bancarie che chiudono la top ten con +6,6% (+2% rispetto al mese precedente) e vegetali freschi appena fuori dalla classifica, all’ undicesimo posto con +5,4%. Rispetto a settembre 2020, preoccupano anche gli aumenti stratosferici dei servizi di rilegatura testi ed e-book download, in testa alla top ten mensile con +11,4%: secondo l’ associazione dei consumatori si tratta di una speculazione bella e buona sul tempo libero degli italiani. Il Codacons ha già annuncia un esposto che sarà presentato oggi alla Guardia di finanza, in cui si chiede di indagare in tutta Italia sui listini al dettaglio di pc, tablet e altri strumenti elettronici legati allo smartworking, per verificare le speculazioni sui prezzi e sanzionare chi, approfittando dello stato di necessità di lavoratori e aziende, ha lucrato sul Covid aumentando in modo ingiustificato i listini al pubblico. «Si tratta d’ ignobili speculazioni sulla pelle di lavoratori e aziende -ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi-. I rincari riguardano infatti prodotti indispensabili per lo smartworking, beni i cui prezzi grazie alla concorrenza tra operatori e ai tanti modelli a disposizione non sono mai stati interessati da rincari, ma anzi tendono in condizioni normali al ribasso». –© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this