CON I TUTOR SPENTI, LE NOSTRE AUTOSTRADE DIVENTANO MOLTO PIÙ PERICOLOSE?
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Risponde CARLO RIENZI presidente Codacons
La società Autostrade per l’ Italia ha comunicato che gli apparecchi per il controllo dei limiti di velocità sono stati spenti. Saremo in balia dei pirati della strada? Poi che accadrà? È stato deciso lo spegnimento dei Tutor perché una sentenza del 10 aprile ha obbligato la società Autostrade per l’ Italia a non utilizzarli in quanto violerebbero un brevetto di un’ altra società. Ora si attende la loro sostituzione con un nuovo modello. I controlli di velocità saranno effettuati solo con multavelox. La disattivazione dei Tutor rende senza dubbio le autostrade più pericolose. Non si tratta di una opinione, ma di semplice statistica: sulle tratte dove è stato installato il sistema di controllo della velocità, gli incidenti e la mortalità sono stati abbattuti del 70 per cento. Questo perché, a differenza dell’ autovelox che porta gli automobilisti a rispettare i limiti solo laddove è ubicato l’ apparecchio di rilevamento, il Tutor è un metodo “democratico” che da un lato punisce l’ automobilista solo se costui supera in modo costante la velocità massima, dall’ altro lo spinge al rispetto dei limiti lungo intere tratte, con ripercussioni positive per la sicurezza stradale. Per tale motivo abbiamo presentato una diffida al ministero dei Trasporti e alle Prefetture affinché requisiscano i Tutor presenti sulle autostrade, continuando a garantire il loro funzionamento nonostante la decisione dei giudici, considerato che la legge prevede la possibilità di “esproprio” dei beni mobili quando si presentano motivi di pubblica utilità. E salvare vite umane non solo viene prima degli interessi dei privati e delle beghe legali su brevetti e diritti di proprietà, ma rappresenta il fine più elevato che l’ amministrazione possa perseguire.
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