Comunicazioni bancarie: che cosa cambia?
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fonte:
- La Stampa
Le banche e i consumatori hanno firmato un accordo per facilitare la lettura delle comunicazioni su carta. Perché quest’ intesa? Come clienti siamo sommersi dalle comunicazioni spedite per posta delle banche. Secondo l’ Abi (che associa gli istituti di credito italiani) ogni titolare di conto corrente riceve in media dalla banca 60 fogli all’ anno, per un totale di 2 miliardi di fogli in tutta Italia. L’ intesa fra istituti e associazioni di consumatori mira innanzitutto a ridurre la quantità di questi fogli, nella convinzione che più sono e meno vengono letti, e poi a rendere più chiaro e comprensibile il linguaggio usato. Quali documenti sono interessati dall’ intesa firmata ieri? L’ accordo riguarda per adesso il Foglio informativo (che riporta il variare delle condizioni di utilizzo del conto corrente) e il Documento di sintesi periodica (che riguarda lo stesso argomento ma viene inviato con periodicità regolare). In seguito la semplificazione sarà estesa all’ estratto conto. Il presidente dell’ Associazione bancaria italiana, Giuseppe Mussari, si esprime così: «Il nostro sogno è che l’ estratto conto, che spesso ha un linguaggio per iniziati, incomprensibile ai clienti, e quindi è poco letto, venga invece aperto, letto e compreso, e non lasciato in un cassetto come un residuo radioattivo». In realtà una lettura anche parziale dell’ estratto conto, anche così difficile com’ è ora, è utile, perché andare ogni tanto allo sportello bancario a chiedere spiegazioni serve comunque a farsi rispettare come clienti consapevoli. Quali sono in concreto le novità decise dall’ Abi e dai consumatori? Innanzitutto è stato concordato un taglio del 50% delle pagine del Foglio informativo, eliminando contenuti inutili, ma anche aggiungendone alcuni nuovi, in base a una scelta di priorità concordate fra Abi e consumatori. La maggior brevità è già un primo passo per stimolare il cliente a leggere anziché cestinare in preda allo sconforto. Inoltre verrà usato un linguaggio più chiaro e immediato, sostituendo termini di gergo con parole di uso comune. Inoltre l’ Abi e le associazioni di consumatori hanno deciso di limitare l’ invio del Documento di sintesi periodico al solo caso di variazione di condizioni durante l’ anno, «riducendo così la ridondanza delle comunicazioni», mentre adesso il Documento di sintesi periodico viene spedito a scadenze regolari anche se non ci sono state nel frattempo novità da comunicare. In che cosa consistono le voci aggiuntive sul Foglio informativo? C’ è una chiara comparazione fra i costi del fido e dello sconfinamento e il dettaglio delle commissioni applicate nei due casi con le rispettive tabelle di confronto. Questo si traduce nella più immediata comparabilità dei prodotti e dei servizi offerti dalle banche e delle relative condizioni economiche. La possibilità effettiva di comparare le offerte presenti sul mercato è essenziale: anche la teoria economica dice che la trasparenza è fra le condizioni necessarie di un vero mercato libero. Verranno semplificate anche le altre forme di comunicazione bancaria? La riflessione svolta intorno all’ informativa del conto corrente è l’ inizio di un ampio progetto che avrà come prossime tappe i mutui e il credito al consumo. Fra le iniziative informative allo studio dell’ Abi figurano due guide: quella sui mutui è focalizzata sui criteri per scegliere consapevolmente tra tasso fisso e variabile, e quella sul credito al consumo spiega le novità che sono state introdotte da una direttiva europea, recepita di recente nell’ ordinamento italiano. Che valore ha questo accordo? E’ davvero impegnativo per le banche? Per adesso il protocollo d’ intesa firmato dall’ Abi (che associa gli istituti di credito) e da quindici associazioni di consumatori e di utenti di servizi bancari è soltanto un accordo fra le parti, sintetizzato in un documento che si chiama «Dimensione cliente». L’ intesa verrà valutata dalla Banca d’ Italia e dalle altre autorità, e dopo l’ approvazione le banche si dovranno uniformare. Quali sono le associazioni di consumatori firmatarie? In pratica coprono tutto il panorama nazionale: Acu, Adoc, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori. L’ intesa taglierà anche le molte carte che si firmano in banca, allo sportello? No, quando andiamo in banca per certe operazioni ci vengono proposti moduli in quantità come vogliono le norme anti-riciclaggio e quelle sulla "profilazione" dei clienti a tutela del risparmio; questo non cambierà.
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