10 Luglio 2021

Comune, imbarazzo e linea dura: sono pochi ma li puniremo

Ci  sono  più  di  40  persone  coinvolte,  43  per  la  precisione,  28  misure  cautelari  nell’operazione  della  Guardia  di  Finanza,  che  riguarda  dipendenti  comunali  e  non  solo.  E  la  prima  reazione  dell’amministrazione  è  poco  dopo  il  blitz:  «Ci  costituiremo  parte  civile».  Di  pomeriggio  una  nota  a  firma  del  sindaco  Leoluca  Orlando,  del  vicesindaco  e  assessore  al  Personale  Fabio  Giambrone  e  del  segretario  generale  Antonio  Le  Donne:  «Innanzitutto  va  un  ringraziamento  per  la  meritoria  azione  investigativa  che  ha  isolato,  identificandoli,i  responsabili  di  tali  inqualificabili  illeciti.  Ciò  consentirà  all’Amministrazione  comunale  e  all’azienda  pubblica  coinvolta  di  punire  in  modo  esemplare  le  persone  che  si  sono  macchiate  di  comportamenti  infedeli  – dice  la  nota  -. La  vicenda  getta  un  gravissimo  discredito  sulle  migliaia  di  dipendenti  comunali  e  delle  aziende  pubbliche,  quotidianamente  impegnati  a  onorare  l’Istituzione  Istituzione  per  la  quale  lavorano  dando  il  meglio  di  sé  per  garantire  i  servizi  alla  collettività».  Confermano  anche  che  «l’amministrazione  comunale  agirà  con  la  più  assoluta  intransigenza  nei  confronti  dei  propri  dipendenti  diretti,  impartendo  una  chiara  indicazione  agli  altri  datori  di  lavoro  pubblico  a  fare  altrettanto  nei  confronti  dei  loro  dipendenti.  Al  contempo,  l’Amministrazione  e  il  segretario  generale  direttore  generale  richiamano  tutti  i  dirigenti  comunali  e  i  funzionari  incaricati  di  posizione  organizzativa  ad  apprestare  ulteriori  livelli  di  controllo  sulle  prestazioni  dei  dipendenti  loro  assegnati  intervenendo  preventivamente  con  la  durezza  necessaria  su  tutti  i  comportamenti  che,  pur  non  integrando  gli  estremi  di  reato,  tuttavia  alludono  a  una  rilassatezza».Il  Comune  conferma  che  «a  tal  fine  saranno  adottati  atti  formali  affinché  l’attività  di  controllo  che  i  di-rigenti  e  le  posizioni  organizzative  devono  esercitare  diventi,  ancora  di  più  di  quanto  non  lo  sia  giĂ ,  parametro  di  valutazione  della  prestazione  dirigenziale  e  funzionale.Al  settore  risorse  umane  viene  data  indicazione  di  attivare  con  assoluta  priorità  i  procedimenti  disciplinari  nei  confronti  dei  dipendenti  coinvolti  configurando  le  fattispecie  di  illecito  senza  alcuna  attenuante  anche  se  ciò  dovesse  comportare  la  previsione  della  sanzione  massima  del  licenziamento  secondo  quanto  stabilito  dall’ordinamento».  Orlando  inoltre  «coglie  l’occasione  per  precisare  che  i  dipendenti  comunali  e  aziendali  coinvolti  corrispondono  a  una  irrisoria  percentuale  del  personale  totale  in  servizio  e  che,  dunque,  tali  comportamenti  sono  da  riferire  esclusivamente  a  limitatissime  porzioni  di  organizzazione, giacché  la  macchina  organizzativa  comunale  nella  sua  globalitĂ ,  pur  con  carenze  e  imprecisioni,  assicura  quotidianamente  una  enorme  quantità  di  servizi  pubblici».  «Questi  comportamenti  illeciti  offendono  quanti  lavorano  onestamente  per  garantire  la  tenuta  dei  servizi  pubblici  e  quanti  sono  alla  ricerca  di  occasioni  di  lavoro»,  dice  il  segretario  della  Cgil  Mario  Ridulfo.  Il  segretario  della  Cisl,  Leonardo  La  Piana:  «Se  confermati  sono  casi  da  isolare  – aggiunge  – affinché  non  si  leda  l’immagine  di  tutti  i  lavoratori  del  settore  della  Pubblica  amministrazione  e  delle  Partecipate.E  vanno  isolati  perché  la  macchina  amministrativa  possa  funzionare  adeguatamente  soddisfacendo  le  esigenze  dei  cittadini».  Il  Codacons  invoca  il  licenziamento  e  la  restituzione  dei  soldi  «nel  caso  in  cui  le  accuse  fossero  confermate».  (*LANS*)

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